La qualità nella filiera cerealicola

2 Aprile 2008 0 Di Pastaria

L’articolo affronta il tema della qualità nella filiera cerealicola, descrivendo le caratteristiche qualitative delle materie prime e le analisi e prove di laboratorio utili ad una loro valutazione.

di Michele Piccinini, Daniele Seghetta, Lidia Mogliani

La qualità di un prodotto è una caratteristica piuttosto complessa che nel suo insieme può essere definita come la capacità che lo stesso prodotto ha di far fronte a determinate esigenze, le quali a loro volta sono connesse al soddisfacimento di alcuni bisogni.
Da queste prime righe appare subito ben chiaro che il termine “qualità” rappresenta un concetto molto articolato e che può prendere in considerazione tanti caratteri quanti sono i possibili osservatori di un dato prodotto.
Volendo fare l’esempio del mercato automobilistico, diverse saranno le esigenze fra un giovane neopatentato ed un padre di famiglia, quindi parallelamente saranno diversi anche i concetti di qualità, ovvero di tutto quel complesso sistema di caratteristiche che l’auto dovrà avere per soddisfare le esigenze e le aspettative dei due possibili acquirenti.
Per poter individuare quindi le molteplici tipologie della qualità di un cereale è necessario preliminarmente andare ad individuare quali sono i soggetti destinatari della produzione e le esigenze da loro espresse.
Per individuare i destinatari di una produzione ed i componenti dei relativi concetti di qualità, sarà sufficiente tracciare il percorso che il prodotto svolge dalla sua origine fino al consumatore finale individuando tutti i componenti della filiera e le aspettative che questi hanno sul prodotto in questione. Analizzando la filiera di un cereale, ad esempio un frumento, dalla produzione della semente fino al consumatore finale del prodotto trasformato, abbiamo numerosi passaggi che possono essere così schematizzati:
• costitutore;
• moltiplicatore;
• agricoltore;
• stoccatore;
• mugnaio;
• trasformatore (pastificio, forno, pasticceria, ecc.);
• intermedi nella commercializzazione;
• consumatore.
A questo punto la filiera può essere analizzata sotto diversi aspetti. Prendendo in considerazione i flussi di prodotti, i soggetti della filiera assumono una disposizione lineare, ad iniziare dal costitutore, che è colui che “crea” ed immette le diverse varietà di frumento nella filiera, fino ad arrivare al consumatore che determina la richiesta finale del bene trasformato.
Se consideriamo invece le informazioni che descrivono il prodotto e le aspettative che i vari soggetti della filiera hanno […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista