Pastai a convegno
4 Dicembre 2007Oltre cento produttori di pasta fresca siciliani si sono riuniti in occasione di un riuscito evento promosso e organizzato dall’Unione alimentare di CNA.
La redazione
Numerosi produttori di pasta fresca siciliani si sono riuniti lunedì 24 e martedì 25 dello scorso settembre a Terrasini, in provincia di Palermo, per partecipare a CNA e pastai, un incontro promosso e organizzato dall’Unione alimentare della Confederazione nazionale dell’artigianato.
«Un’iniziativa davvero inedita, per la quale grande soddisfazione è stata espressa dalle oltre cento aziende di pastai che hanno partecipato. È stato un grosso momento di aggregazione un’occasione in cui i pastai siciliani si sono ritrovati per confrontarsi e aprire nuovi orizzonti di dialogo e di crescita. Ciò che dà soddisfazione a noi dell’Unione Alimentare di Palermo non è solo l’entusiasmo dimostrato dai pastai nel partecipare all’incontro, ma soprattutto il fatto che il settore sia vivace e pronto alle novità. C’è tanta voglia di crescere e di prepararsi per affrontare al meglio le sfide del futuro. Quello che abbiamo organizzato a Terrasini infatti non è stato un incontro di carattere politico-istituzionale, bensì una iniziativa di confronto attivo». Sono le parole con le quali Girolamo Giglio, presidente dell’Unione alimentare siciliana di CNA, nonché ideatore e organizzatore dell’iniziativa, traccia un bilancio dell’incontro di Terrasini.
Nella località palermitana si sono alternati sul palco di una gremita sala diversi operatori del settore alimentare e dirigenti di CNA che hanno portato all’attenzione dell’uditorio interessanti contributi personali e offerto numerosi spunti di riflessione su temi vari e di stringente attualità.
La sicurezza alimentare, l’uso di nuove tecnologie di produzione, di semilavorati per la pastificazione, di gas per il confezionamento in atmosfera protettiva sono solo alcuni dei temi affrontati nei tanti momenti dedicati all’aggiornamento professionale che hanno visto il coinvolgimento anche di esperti delle aziende che hanno contribuito all’iniziativa (Italpast, Kerry Ingredients Italia, Air Liquide).
In tema di sicurezza alimentare, a Terrasini non è mancata la voce di chi è preposto ai controlli ufficiali, affidata alle parole di Carlo Volante, responsabile del servizio Igiene degli alimenti di origine animale dell’Ausl 6 di Palermo, il quale ha richiamato l’attenzione sulla necessità di fare chiarezza e formare adeguatamente gli alimentaristi sull’applicazione delle norme previste dal cosiddetto “pacchetto igiene”, che non poche difficoltà sta creando, all’atto pratico, agli operatori del settore. L’intervento di Volante è pubblicato a pagina 44.
Per la novità dei contenuti e per gli scenari che apre al mondo della pastificazione riproponiamo integralmente, a pagina 38, la relazione sugli alimenti funzionali di Angelo Di Milia, agronomo esperto della filiera dei cereali.
Appassionata e coinvolgente è stata la testimonianza di Fabio Fontaneto, presidente di APPAFRE (l’associazione che riunisce produttori di pasta fresca della piccola e media impresa) e membro della presidenza dell’Unione alimentare, chiamato a portare ai colleghi siciliani la testimonianza di chi da piccolo pastaio ha saputo crescere preservando i caratteri di artigianalità di un prodotto di alta qualità apprezzato anche al di fuori dei confini nazionali.
A Terrasini è intervenuta Daniela Piccione, responsabile nazionale di CNA Alimentare, la quale in un articolato discorso ha affrontato il tema, di centrale importanza per la competitività delle imprese dell’agroalimentare italiano, della qualità, che può essere garantita solamente a condizione che si rinunci all’uso di OGM nella produzione di alimenti.
«Non c’è possibilità di coesistenza fra la produzione con uso di OGM e quella naturale che ne è priva. La produzione di alimentari con OGM è incompatibile con la produzione di alta qualità enogastronomica».
«Bisogna innalzare la competitività – afferma Piccione – puntando sulla qualità dei prodotti alimentari e per questo CNA ha aderito alla Coalizione ItaliaEuropa Liberi da OGM, costituita dalle maggiori organizzazioni degli agricoltori, del commercio, della moderna distribuzione, dell’artigianato, della piccola e media impresa. Il nostro obiettivo è coinvolgere l’intera comunità nazionale in un processo di elevamento delle conoscenze scientifiche e della consapevolezza culturale, sensibilizzando tutti i produttori di enogastronomia di qualità all’abbandono degli organismi geneticamente modificati. Le imprese italiane del settore alimentare sono in buona salute, ma devono attivarsi per essere contrattualmente più forti e c’è bisogno di creare reti e servizi per crescere. La strada da seguire è quella dell’integrazione».
Il deputato europeo Giusto Catania ha parlato della necessità di «difendere la produzione di prodotti tipici nel mercato europeo, perché c’è un grande interesse per questo genere di prodotti e bisogna sostenere gli imprenditori e aiutarli ad essere competitivi su mercati che spesso sono dominati dalla produzione industriale di massa». Per fare ciò occorre, secondo il segretario provinciale della CNA Sebastiano Canzoneri, sviluppare «una politica creditizia capace di dare impulso all’imprenditoria che troppo spesso è soffocata dalla mancanza di adeguato sostegno finanziario e che nei consorzi di garanzia fidi trova spesso l’unico supporto adeguato». Per Canzoneri «il mondo delle banche è troppo chiuso nei confronti dei piccoli imprenditori, che sono la forza produttiva più importante del nostro Paese che, storicamente, non è mai stato caratterizzato dalla grande industria bensì dalla PMI».
Sulla stessa linea l’intervento di Giglio, secondo il quale «le imprese devono oggi fare il salto di qualità prendendo consapevolezza delle loro problematiche e rilanciandosi dinamicamente nel mercato globale» e ha sottolineato «l’importanza di incontri come quello che abbiamo organizzato con CNA e pastai per confrontarci e crescere insieme per essere sempre più competitivi».
Per Vito D’Amico, presidente provinciale di CNA, «è necessario che il mondo delle istituzioni vari una nuova politica di sostegno per le imprese artigiane di questo e di altri settori, affinché siano rilanciati l’apprendistato e la formazione, che sono i principali motori della crescita delle aziende poiché possono garantire la sopravvivenza nella modernità con la consapevolezza allo stesso tempo di un bagaglio di esperienze che si fonda sulla tradizione».
La due giorni palermitana è stata anche l’occasione per presentare Pastaria ai produttori di pasta fresca siciliani.
Leggi altri articoli, scarica gratuitamente la rivista
Pastaria 02 (6,6 MiB, 91 download)
Registrazione necessaria. Sign-up to download.