GIROLOMONI GREEN: SOLO ENERGIE RINNOVABILI PER AIUTARE L’AMBIENTE
17 Agosto 2018Il pastificio marchigiano ha dato il via ad un nuovo investimento per l’installazione di una caldaia a cippato, che coprirà l’intero fabbisogno di acqua calda per l’essiccazione della pasta
Girolomoni®, primo pastificio italiano interamente biologico, da oggi è anche completamente “green” dal punto di vista energetico. La cooperativa marchigiana, grazie all’installazione di una moderna caldaia a cippato, ha infatti raggiunto l’ambizioso obiettivo di utilizzare energia proveniente solo da fonti rinnovabili, anche per il proprio fabbisogno termico.
La nuova caldaia copre l’intero fabbisogno di acqua calda del pastificio, necessaria all’essiccazione della pasta. Per il fabbisogno elettrico, Girolomoni si approvvigiona da Dolomiti Energia, azienda che fornisce energia italiana al 100% prodotta esclusivamente con fonti rinnovabili, oltre che dalla pala eolica e dai pannelli fotovoltaici di proprietà (in grado di coprire l’8% del fabbisogno).
“Per noi – spiega Giovanni Girolomoni, Presidente della Gino Girolomoni Cooperativa Agricola – si tratta sostanzialmente di un altro cerchio che si chiude e che ci permette, dati alla mano, di potere affermare che tutti i nostri processi di lavorazione per realizzare prodotti biologici sono effettuati con un’alta sensibilità etica, ovvero con energia proveniente da fonti rinnovabili. Questa scelta di approvvigionamento energetico, che va a sostituire il precedente impianto a GPL, porterà oggettivi vantaggi. Nell’immediato avremo un risparmio economico rispetto all’acquisto del gpl e la filiera dell’approvvigionamento del cippato sarà corta, utilizzeremo infatti in gran parte legnami marchigiani”.
Il nuovo impianto installato da Girolomoni® si presenta particolarmente innovativo sotto diversi aspetti. Il cippato di legno, proveniente da boschi gestiti in modo sostenibile, è portato presso il pastificio una volta alla settimana e scaricato in un deposito interrato. Da qui viene prelevato, tramite una serie di rastrelli, da un nastro meccanico che trasferisce il prodotto al serbatoio della caldaia. La legna cippata viene bruciata in maniera eco-tecnologica, per garantire un alto rendimento energetico alla legna stessa rispetto alle caldaie tradizionali. Con questo processo si ottengono oltre 1.200.000 calorie, sufficienti per fare raggiungere i 105°C all’acqua che entrerà negli essiccatoi della pasta.
Il nuovo impianto, peraltro, è dotato di un complesso sistema di abbattimento dei fumi, autorizzato dalle autorità locali (Asur, Arpam, Comune, Provincia, Regione, Inail), in modo da garantire il pieno rispetto dei valori di legge. Per le emissioni sono inoltre previste analisi annuali, con la comunicazione dei risultati alle autorità competenti. Particolarmente contenuta, grazie all’adozione delle tecnologie più avanzate, è la dispersione delle polveri sottili, che arriva a 1/10 rispetto a quanto consentito dai limiti di legge (10 mg/Nm3 anziché i 100 mg/Nm3 previsti dalla normativa per impianti di questo tipo), ed è inferiore addirittura alle emissioni di un normale caminetto a legna. Questo impianto a biomassa, inoltre, ha il vantaggio di non influire sull’effetto-serra, in quanto non aumenta la CO2 nell’atmosfera.
Con questa scelta si riduce l’impronta ecologica del pastificio, non solo a livello locale ma a livello globale. “Le biomasse legnose a filiera corta sono un sostegno all’economia del bosco – afferma Fabio Roggiolani di Ecofuturo, partner che ha guidato l’azienda nella scelta – Emissioni così ridotte inserite in un contesto montano e ventoso come quello della Girolomoni® ne confermano la scelta virtuosa e la più corretta ecologicamente, considerando l’obbiettivo tecnologico da perseguire”.
L’investimento di Girolomoni® sull’energia proveniente da fonti rinnovabili nasce dalla mission e dalla vision della cooperativa marchigiana, da sempre estremamente attenta alle tematiche ambientali. Da poco inoltre sono stati avviati i lavori per arrivare, entro il 2019, alla costruzione di un impianto di molitura all’avanguardia direttamente collegato al pastificio che sorge a Isola del Piano (PU):
https://www.girolomoni.it/it/molino
Grazie al molino di proprietà, la Girolomoni® diventa il primo pastificio biologico italiano a filiera chiusa: potrà controllare la lavorazione del grano in ogni fase, dalla coltivazione alla raccolta, per garantire la totale qualità bio della sua pasta.
Gino Girolomoni Cooperativa Agricola
La storia della Gino Girolomoni Cooperativa Agricola® inizia nel 1971, quando Gino Girolomoni, giovane sindaco del comune di Isola del Piano (PU), cominciò a promuovere iniziative volte a valorizzare e sostenere l’antica civiltà contadina. Queste prime esperienze furono alla base della nascita, nel 1977, della Cooperativa Alce Nero, di cui verrà ceduto il marchio circa 25 anni dopo, diventando Montebello®. In seguito alla scomparsa del suo fondatore, avvenuta nel marzo del 2012, il marchio Montebello® cede il passo al marchio Girolomoni®. Con i suoi 200 agricoltori, cinquanta dipendenti e con oltre 12 milioni di fatturato (anno 2017), la cooperativa Gino Girolomoni ha contribuito in modo sostanziale allo sviluppo del biologico in Italia e rappresenta, oggi, uno dei punti di riferimento più importanti del panorama del biologico del nostro Paese.
Fondazione Girolomoni
La Fondazione culturale che oggi prende il nome dal suo fondatore, Gino Girolomoni, è stata fondata nel 1996 con il nome di Fondazione Alce Nero. Il suo scopo primario è la conservazione e l’archiviazione degli scritti, dei documenti e del patrimonio librario lasciati da Gino Girolomoni, nonché la divulgazione del suo pensiero, la prosecuzione degli eventi culturali da lui avviati e la valorizzazione dei luoghi in cui la vita e il paesaggio agrario, grazie a lui e alla moglie Tullia Romani, hanno ritrovato significato e potenzialità economiche. La Fondazione trova sede presso il Monastero di Montebello, tra Urbino e Isola del Piano nella provincia di Pesaro-Urbino.