Quando il cibo diventa un killer
18 Dicembre 2010Il caso giuridico di una gastroenterite causata da Salmonella enteritidis.
di Lino Vicini
Ogni anno specialmente nel periodo estivo le cronache riportano casi di intossicazione alimentare.
In qualche caso questi eventi danno luogo a ricovero presso strutture sanitarie degli sfortunati consumatori. Nello scorso mese di agosto i giornali hanno parlato addirittura di “pasta killer” a seguito del decesso di una anziana signora siciliana che aveva consumato una porzione di lasagne al forno acquistata presso una rosticceria.
Anche gli altri componenti della famiglia della vittima sono rimasti intossicati, ma per fortuna, rispetto alla donna se la sono cavata solo con alcuni giorni di malattia.
L’autorità giudiziaria sta svolgendo ora gli accertamenti del caso, il responsabile della rosticceria ha ricevuto un avviso di garanzia ed è stato iscritto nel registro degli indagati per i delitti di omicidio colposo e di lesioni colpose dei familiari.
La vicenda, nella sua drammatica tragicità, dimostra quali possono essere i gravi rischi connessi al mancato rispetto delle norme di igiene nella produzione degli alimenti. [hidepost]
I tribunali si sono occupati in numerose occasioni di fatti identici e così sfogliando un repertorio di giurisprudenza non è difficile rinvenire precedenti specifici assimilabili a quello sopra citato.
Nel presente articolo non potendo ovviamente commentare in alcun modo la vicenda della “pasta killer”, ancora al vaglio degli organi inquirenti ci occuperemo di un caso simile che tuttavia risulta utile per comprendere le conseguenze talvolta imprevedibili di una intossicazione alimentare […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista. Abbonati subito per non perdere il prossimo numero [/hidepost]