Doppio premio per il Poeta della Pasta
14 Novembre 2014Il primo è quello del 16 novembre 2014, premio “Aquila di diamante” destinato ai maestri del commercio, il secondo, il 24 novembre, “Premio Napoli c’è” attribuito a dieci napoletani che hanno dato lustro alla città. Due premi attribuiti alla memoria di Guido Ferrara, fondatore dell’omonimo pastificio nolano. L’imprenditore, scomparso solo due mesi fa, riuniva in una felice sintesi la cultura umanistica e la passione scientifica tanto da ricevere dai suoi colleghi l’appellativo di Poeta della Pasta. Guido Ferrara ha introdotto innovazioni di rilievo per l’intero comparto della pasta Made in Italy. Addirittura progettava i suoi impianti di lavorazione che poi faceva montare e collaudare direttamente dai tecnici del pastificio. Pasta Ferrara, il marchio principale del Pastificio Guido Ferrara, annovera oggi ben cinque formati brevettati. L’imprenditore ha portato il talento, i sentimenti e le emozioni dei partenopei in giro per il mondo, con l’eleganza, il sorriso e l’umiltà degli uomini che segnano il tempo. Ritira i premi il figlio Luca, da undici anni amministratore unico del pastificio, esponente della quinta generazione imprenditoriale che, a sua volta, il 16 novembre riceverà il premio “Aquila d’argento” per i 25 anni trascorsi nell’impresa commerciale
Guido Ferrara (1931-2014) Nato ad Arienzo San Felice, nel casertano, appena maggiorenne divenne con successo un esercente cinematografico per la sua programmazione da spettatore e non da mero gestore. Iscritto alla facoltà di ingegneria meccanica, si dedicò agli studi con ottimo profitto. Mancavano pochi esami alla laurea, quando le sue innate capacità organizzative e la sua voglia di conoscere, lo portarono ad accettare l’incarico che gli offrì il nonno materno, Pellegrino Lombardi: dirigere autonomamente il molino e il pastificio del quale il nonno era titolare. Con la vasta esperienza maturata a ventisei anni Guido Ferrara decise di realizzare il suo primo stabilimento a San Paolo Bel Sito, in provincia di Napoli, dove, oltre alla produzione, si impegnò, seguendo le orme del nonno autore di numerosi brevetti, nella ricerca di continue innovazioni di processo e di prodotto. Nel contempo coltivava i suoi hobbies, tra i quali la floricultura che lo portò a realizzare nuove varietà di tulipani e lo sport. Fu arbitro di calcio e collezionò promozioni ed encomi. Creò una squadra di calcio amatoriale ancora oggi attiva. Non trascurò mai una intensa attività sociale finalizzata a promuovere il territorio e le sue enormi potenzialità. Dopo anni di lavoro a San Paolo Belsito, nel 1989 realizzò un nuovo stabilimento, molto più ampio, nell’area industriale di Nola, a confine con San Felice a Cancello, di fatto un ritorno nella sua terra. Nei successivi quattordici anni attuò una forte strategia di internazionalizzazione che portò Pasta Ferrara in tutto il mondo. Nel 2003 lasciò la guida del Pastificio al figlio Luca.