Gnoccatrice Capitani
27 Ottobre 2013Un’unica macchina in grado di produrre in continuo diversi gnocchi, lisci, rigati e di differenti formati. Con un passaggio, da una lavorazione all’altra, semplice e rapidissimo.
Nell’ampio catalogo di Capitani, nota azienda di Lomazzo (Como, Italia) costruttrice di macchine per pastifici, oltre a vari modelli di sfogliatrici, di tagliasfoglie, e di formatrici per per cappelletti e ravioli a doppia sfoglia, figura anche una interessante gnoccatrice ad alimentazione continua per la produzione, con patate o con preparato, di gnocchi.
Questa gnoccatrice è disponibile in due versioni:
• il modello GN2, in grado di produrre fino a 80 kg/ora;
• il modello GN6, con una capacità produttiva fino a 220 kg/ora.
L’unità formatrice è in grado di produrre sia gnocchi lisci che gnocchi rigati ed è dotata di sfarinatore automatico per il dosaggio della farina di riso durante la lavorazione.
Grazie ad inverter, è possibile regolare sia la velocità di alimentazione della coclea che la rotazione dei coltelli di taglio, potendo velocemente determinare la lunghezza dello gnocco.
Tra le peculiarità che fanno delle gnoccatrici Capitani macchine particolarmente apprezzate dal mercato, vi è sicuramente quella di poterne sostituire, assai rapidamente, il blocco formatore, e quindi di ottenere con la stessa macchina più formati (ad esempio, chicche). La sostituzione del blocco formatore è estremamente semplice e veloce: è sufficiente svitare due viti.
Questa caratteristica facilita e migliora le operazioni di pulizia e sanificazione, che possono essere condotte anche sul blocco formatore smontato, il quale può essere lavato sotto il getto d’acqua o in lavastoviglie, insieme ad imbuto e coclea.
Per permettere la lavorazione in continuo le gnoccatrici sono dotate di un convogliatore laterale in grado di alimentare in sicurezza la coclea senza dover aprire il coperchio di sicurezza posto sopra alla stessa.
Nella versione GN6 il riduttore e il motore sono posti nella parte superiore della macchina garantendo un miglior ancoraggio della coclea e maggiore stabilità durante la lavorazione. Il posizionamento delle parti meccaniche sopra alla coclea permette anche di eliminare gli inconvenienti che possono essere provocati dell’infiltrazione dell’impasto della coclea sulle parti poste sotto di essa, evitando così la sostituzione del riduttore che può essere danneggiato a causa dei residui che cadono al suo interno.
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