Culurgionis d’Ogliastra, unici nel contenuto e nella forma
17 Ottobre 2008Tipici di una zona della Sardegna, i culurgionis si caratterizzano per la lavorazione che avviene rigorosamente ad opera di mani femminili. Nessuna macchina è in grado di riprodurre l’originalissima spiga che chiude un delizioso fagottino a base di patate e di menta
La redazione
Quanta pazienza ci vuole per chiudere i culurgionis! Eh sì, perché questi deliziosi fagottini tipici della più piccola delle province della Sardegna si possono confezionare solo a mano.
Nessuno è ancora riuscito a creare e brevettare una macchina che riesca a riprodurre questa delizia con la sua classica chiusura a spiga. La particolarità di questa lavorazione – che avviene manualmente anche nei laboratori industriali – concorre a fare dei culurgionis un prodotto estremamente pregiato, non solo per la sua lavorazione e per gli ingredienti utilizzati, ma anche per la caratteristica forma che essi assumono.
Si tratta di una particolare tipologia di pasta, costituita da una sottile e semplice sfoglia di farina di grano duro e di un ripieno a base di patate, menta o basilico, olio extravergine e una miscela di formaggi, prevalentemente pecorino o caprino locale. [hidepost]
La chiusura avviene a due mani. Rigorosamente mani femminili. Sul palmo di una si poggia la sfoglia circolare con sopra una pallina di ripieno. Con l’altra si chiude, con indice e pollice, con veloci e precisi movimenti, partendo dal lembo inferiore per arrivare sino alla chiusura nella parte superiore. La pressione delle due dita alle estremità della pasta forma una spiga, che rende questa sorta di agnolotto molto bello da vedere, oltre che di ottimo gusto. Normalmente si servono al sugo di pomodoro con abbondante pecorino grattugiato ma sono eccellenti anche con semplice burro fuso e formaggio […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista [/hidepost]