Garofalo, la passione prima di tutto
21 Aprile 2011La redazione
Difficile presentare un pastificio già a tutti arcinoto. Il rischio di dire cose risapute è alto. Lucio Garofalo S.p.a. è un nome conosciuto in tutto il globo terrestre, che produce per decine di paesi stranieri e che davvero, nei secoli, ha contribuito fattivamente a far apprezzare la pasta fuori dall’Italia e dell’Italia a presentare, al mondo, il lato migliore (e più gustoso!).
Questo spazio non ci consentirà di descrivere di Garofalo tutte le peculiarità. Da una storia senza pari, all’altissima tecnologia utilizzata. Dai fatturati di tutto rispetto (siamo nell’ordine di un centinaio di milioni di euro all’anno) alla produzione effettiva (quasi 99.000 tonnellate per 100 formati di pasta e 5 linee produttive). Dagli oltre 150 dipendenti, allo standard qualitativo elevatissimo dei prodotti e dei servizi annessi. Dalle innumerevoli certificazioni che, da primo pastificio ISO 9001, Garofalo ha accumulato nel tempo, ai diversi marchi con i quali l’azienda si presenta al mercato.
In un’azienda in cui tutto o quasi sembra funzionare alla perfezione e dove non si intravedono problemi di alcun tipo, ad impressionarci sono cose apparentemente banali o meglio, quelle cose che la maggior parte degli imprenditori sottovaluta e che invece contribuiscono a fare di un’industria di grandi dimensioni, una grande impresa.
Per iniziare ci sorprendiamo positivamente di come, in un’azienda come questa, sia facile comunicare anche con l’alta dirigenza. E quindi della disponibilità di chi opera in questa struttura a prescindere dal ruolo che ricopre. Una società esterna è incaricata della comunicazione aziendale e risponde alle richieste con un’efficienza e una celerità davvero non comuni. Garofalo ha presto capito che stare ad ascoltare significa anche ricevere importanti stimoli dall’esterno per un miglioramento continuo. Dai mercati esteri, per esempio, si comprende che quello che per gli italiani è perfetto può essere ancora perfezionato, arricchito o semplicemente modificato perché le altre culture lo chiedono così. Che si può offrire un prodotto che risponde alle esigenze di un altro popolo pur senza tradire il principio della qualità a 360°. Ma anche che da ogni paese si può imparare molto anche laddove si pensava di aver già raggiunto il massimo. E soprattutto che di imparare non si finisce mai. [hidepost]
L’immediatezza nella comunicazione da e verso l’azienda riportano alla mente il bellissimo packaging della Garofalo, che sembra studiato partendo dalla stessa filosofia che anima la gestione aziendale nel rapporto con l’esterno. La confezione, interamente trasparente, anche sui lati, dove la pasta presenta imperfezioni e dove si depositano microframmenti che nessuno ha il coraggio di mostrare, fa riflettere sul messaggio che l’azienda manda al consumatore […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista. Abbonati subito per non perdere i prossimi numeri della rivista. [/hidepost]