Il ruolo della comunicazione nel marketing della pasta
2 Dicembre 2009L’articolo affronta il tema della comunicazione, sempre più importante anche per il marketing della pasta alimentare.
di Marino Rossi
In tempi di crisi economica, e di grande attenzione del consumatore rispetto a come e quanto spendere, è ancor meno consentito alle aziende un approccio dilettantesco e superficiale alla comunicazione, strumento fondamentale del marketing moderno.
Bersagliati da un’orgia di messaggi pubblicitari e promozionali di ogni tipo, che affollano i vari mezzi di comunicazione e le ormai sature caselle postali (sia reali che virtuali!), i destinatari tendono a reagire sempre più chiudendosi a riccio.
Sono pochi i messaggi che filtrano attraverso il rumore di fondo, la noia, il disincanto del déjà vu, e di questi ancor meno sono quelli che vengono ricordati.Ma questi ultimi possono fare la differenza, decretando la riuscita di un prodotto: il ruolo della comunicazione è assai rilevante anche nei settori di mercato della pasta, come testimoniano alcune vicende eclatanti.
Cito solo due casi: la faccia e la voce di Giovanni Rana, artefice del successo dell’omonima pasta, e lo “stile” Barilla.
Un progetto di comunicazione ha l’obiettivo di renderne l’oggetto dapprima visibile, poi conosciuto e infine di favorirne l’acquisto.
Il primo passo dovrà essere necessariamente l’analisi accurata di cosa si deve comunicare: le caratteristiche così individuate andranno trasposte in un linguaggio che funzioni nel mondo della comunicazione, al fine di ottenere messaggi efficaci, i cosiddetti key messages.[hidepost]
Il ruolo della comunicazione deve pertanto essere quello di valorizzare determinati argomenti trasformandoli in messaggi di chiara rilevanza.
Ad esempio, dovremo essere in grado di comunicare che la nostra pasta X è fatta solo con ingredienti italiani, con ripieno a base di prosciutto crudo di Parma Dop, tramite una filiera corta, senza Ogm, con grano biologico e basso tenore di grassi, e così via.
Ma altresì, esemplificando, che è fatta a mano, asciugata naturalmente, con metodi tradizionali e quant’altro.
Inoltre anche la confezione stessa può essere oggetto di proficua comunicazione, evidenziando per esempio che il suo materiale è riciclabile, biodegradabile, ecc.
Sono quindi da comunicare non solo aspetti tangibili e attinenti alla composizione, ma anche messaggi inerenti ai […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista. Abbonati subito per non perdere i prossimi numeri [/hidepost]