Investire in fedeltà
11 Giugno 2008In un mercato difficile come quello attuale, in cui chi vince la guerra dei prezzi, sembra acquisire tutti gli spazi, i pastai dimostrano che ci sono tanti modi per fidelizzare il cliente e che certi valori, anche nel commercio, hanno ancora un peso
di Maria Antonietta Dessì
Acquisire il cliente è una cosa. Tenerselo stretto nel tempo, è tutt’altra. La fidelizzazione è un aspetto importantissimo della commercializzazione. Riuscire a consolidare dei rapporti con la clientela consente di risparmiare tempo, soldi e fatica. E poiché in tempi di crisi come questi, la puntualità nei pagamenti e la stessa solvibilità del cliente sono cose preziose, diventa sempre maggiore l’esigenza di rinforzare i buoni rapporti esistenti, piuttosto che pensare di intraprenderne di nuovi.
Inutile dire che metodi e strategie cambiano a seconda del contesto nel quale l’azienda opera, del suo mercato di riferimento, delle sue dimensioni, della tipologia del prodotto e di tanti altri elementi che pur sembrando dei dettagli, hanno un certo rilievo.
Il signor Pesaresi del laboratorio Pasta Fresca Pesaresi Gianluca di Rimini, per esempio, produce solo un prodotto freschissimo e non pastorizzato, che proprio in ragione di questa caratteristica, viene venduto esclusivamente al dettaglio. «Chi vuole la nostra pasta deve venire a prenderla qui da noi. Questo significa che ci confrontiamo direttamente con ogni singolo cliente e senza l’intermediazione di chicchessia» precisa Pesaresi, che da quasi vent’anni – nonostante la giovane età – lavora nel piccolo laboratorio con sua moglie Simona e una collaboratrice. Qui non solo le relazioni commerciali si basano prevalentemente sul rapporto umano che si instaura con i singoli, ma è prassi prestare attenzione al cliente con tanti piccoli, ma significativi gesti. Diversi ricettari sono a disposizione del pubblico nel centro vendita. E ai clienti è data la possibilità non solo di consultare i numerosi testi di cucina che arredano il negozio, ma anche di avere una fotocopia di un estratto, in modo da portare a casa, oltre alla pasta, consigli e suggerimenti scritti per gustarla al meglio. «La pasta è femmina e come tale va trattata, con tatto e attenzione» ci dice Pesaresi, sottolineando con una simpatica battuta, tutto il suo amore per il prodotto che realizza. Le materie prime lavorate per i ripieni, sono sempre, rigorosamente di stagione. Questo significa che i tortelli di zucca o di ortiche sono sul banco vendita solo in primavera, quelli al mascarpone, asparagi o carciofi solo in autunno […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista