La crisi tocca l’export
31 Gennaio 2009La crisi frena l’export di pasta made in Italy. Gli ultimi dati sull’esportazione di pasta italiana hanno segno negativo.
di Carlo Pisani
L’export di pasta ingrana la retromarcia nel 2008. Lo rivelano i dati Istat aggiornati a settembre. Un bilancio, quello di tre trimestri, che riflette nei numeri negativi riscontrati in diversi mercati di sbocco tradizionali le difficoltà dell’attuale fase congiunturale, consolidando al contempo i timori di un ulteriore peggioramento della performance esportativa dell’industria pastaria nei prossimi dodici mesi.
Gli ingredienti della crisi, individuabili principalmente nella svalutazione del dollaro, che sta fortemente minando la capacità di tenuta nel mercato americano, e nel freno dei consumi, azionato dal sisma finanziario che dagli Usa si è esteso velocemente in Europa contagiando l’economia reale, si sono già tradotti in una flessione delle quantità esportate di oltre 3 punti percentuali nel confronto con i primi nove mesi del 2007. Un dietro front che ha interrotto bruscamente il trend positivo degli ultimi quattro anni, riproponendo, con maggiore enfasi in termini di intensità del fenomeno, la flessione registrata nel 2003 e il ripiegamento sperimentato in un altro anno di recessione, il 1998, quando l’export di pasta, per la prima volta da inizio anni Novanta, subì uno stop, seppure solo di un frazionale meno 0,2%.[hidepost]
In termini assoluti, tra gennaio e settembre del 2008 le esportazioni hanno riguardato complessivamente un volume di un milione 280mila tonnellate, contro oltre un milione 321mila dello stesso periodo del 2007.
Una sorte, per le paste alimentari, analoga a quella di altri prodotti di punta del made in Italy, come il vino (nel complesso l’export si è ridotto del 7,5% nei primi nove mesi), che proprio in Usa sta accusando le maggiori perdite, e il top dei formaggi, penalizzati all’estero dal meno 2% dei grana.
Dall’analisi dei dati suddivisi per macroripartizioni geografiche emerge che la crisi delle esportazioni ha colpito soprattutto i mercati […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista [/hidepost].