Pasta, export da rercord
27 Ottobre 2008Vola il fatturato all’estero, grazie all’ondata di rincari dell’ultimo anno. Superato il miliardo di euro nel primo semestre 2008. Ma per le vendite in Usa è allarme: perso in un anno il 24%.
di Carlo Pisani
Balzo record per la pasta made in Italy sui mercati esteri. Con il fatturato del primo semestre 2008 che per la prima volta nella storia, complice l’impennata dei prezzi degli ultimi mesi, si è spinto in soli sei mesi oltre la soglia di un miliardo di euro.
Dai dati Istat sul commercio internazionale, aggiornati a tutto giugno 2008, emerge, per l’esattezza, un giro d’affari oltre frontiera di un miliardo e 20 milioni di euro. Un risultato che si confronta con meno di 700 milioni rubricati nella prima metà del 2007 e che evidenzia, anno su anno, un incremento dei ricavi conseguiti con le vendite all’estero di oltre il 45%.
Performance lontana da ogni più rosea previsione. Anche se la lettura dei dati – è il caso di rimarcarlo – è fuorviata dai rincari a doppia cifra (e talvolta tripla) sperimentati quest’anno sia per le materie prime impiegate nel ciclo produttivo (grano duro e semole), sia, a cascata, per il prodotto finito. Con i prezzi al consumo che per le paste alimentari sono aumentati in Italia, in base all’ultima rilevazione dell’Istat aggiornata al mese di agosto, del 25,6% su base annua. [hidepost]
Quanto basta insomma per tradurre un piccolo progresso dell’export a volume, cresciuto solo di un frazionale 0,2% nel primo semestre, in un fatturato record.
Una performance insomma “drogata” da una dinamica inflattiva di eccezionale portata. Destinata peraltro a rientrare già a fine anno e a sgonfiare, verosimilmente, anche il giro d’affari oltre frontiera nell’arco dei prossimi dodici mesi […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista. Abbonati subito per non perdere i prossimi numeri di Pastaria! [/hidepost]