Pasta fresca all’uovo di Ascenzi Roberto
30 Ottobre 2008La redazione
Tutto ti aspetteresti, cercando di districarti nel traffico caotico della città, tra il frastuono dei clacson e i rumori assordanti della strada affollatissima, tutto ti aspetteresti – dicevamo – fuorché di trovarti all’improvviso davanti ad un minuscolo negozio di ghiottonerie pastarie. Se non hai l’occhio e il fiuto più che attento, ci potresti passare davanti senza accorgertene. Ma Roma di bello ha anche questo: se riesci a scavalcare le automobili in terza fila o parcheggiate sui marciapiedi, se riesci a distogliere lo sguardo dall’invasione dei cartelli pubblicitari, se, insomma, esci di casa con animo predisposto al positivo, beh, Roma riuscirebbe ancora a meravigliarti.
In uno dei quartieri più popolosi della capitale dove troneggiano gli stabilimenti di Cinecittà, abbiamo trovato il pastificio di Roberto Ascenzi. Ci ha fermato sul marciapiedi un profumo di sugo all’antica, di quelli che un tempo le nonne preparavano per confezionare la pasta al forno. Ed è per questo che siamo entrati nel minuscolo pastificio, dove una nonna d’altri tempi stava proprio preparando le lasagne. [hidepost]
E minuscolo è dire davvero poco se in uno spazio di circa 40 metri quadrati lavora un’intera famiglia: Roberto, il titolare, la cognata Piera e la suocera Lucia. Ti accolgono dei visi sorridenti e con la voglia di comunicare l’entusiasmo che li anima nel lavoro. Sono tutti e tre originari di Genazzano, uno dei tanti paesi della campagna romana che a partire dagli anni del dopoguerra e ancora negli anni Sessanta, hanno arricchito Roma di manodopera, ma anche di profumi e sapori di una cucina di grande tradizione. Perché a dirla tutta veramente, non c’è piatto di pasta alla romana che in realtà non sia di origine laziale […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista [/hidepost]