Pastai in Brianza
15 Febbraio 2010La redazione
Pastai in Brianza non è un pastificio come gli altri. Ha un’organizzazione decisamente originale sia dal punto di vista formale, che in termini commerciali e produttivi. In realtà si tratta di un gruppo di imprese che lavorano parallelamente sotto certi aspetti e congiuntamente per altri. L’impresa infatti è una sorta di azienda capofila rispetto ad altre tre che hanno sedi in altrettante regioni italiane a forte vocazione per la produzione di pasta fresca, piatti pronti e salse.
A questa società a responsabilità limitata infatti, fanno capo anche Pastai in Valtellina, Pastai in Emilia e Sapori Portofino (col marchio Pastai in Liguria). Tutte imprese, tutte srl la cui compagine sociale è in parte rappresentata dagli stessi soci di Pastai in Brianza, la “casa madre”, e in parte composta da produttori autoctoni che conoscono bene la tradizione locale e i segreti per rinnovarla ad ogni produzione.
La scelta di organizzare il gruppo imprenditoriale in questo modo non è certamente casuale. Luigi Perego, Giuseppe Penati e Giorgio Zatelli, i tre soci di Pastai in Brianza, infatti hanno fatto una scelta commerciale strategica che tuttora caratterizza la vita dell’impresa sotto tutti i punti di vista. Le aziende sul territorio producono esclusivamente le specialità della zona in cui hanno sede, mentre l’impresa principale, oltre a realizzare alcuni formati, si occupa dell’aspetto relativo alla vendita, come del rifornimento di materie prime. Sia i prodotti per la pasta che tutti gli articoli occorrenti per il confezionamento e per l’attività delle imprese, vengono infatti selezionati nelle zone di origine direttamente nella sede di Lomagna, in provincia di Lecco, secondo canoni rigidi e criteri comuni a tutte le aziende. [hidepost]
Ai più questa organizzazione potrebbe apparire macchinosa. L’obiezione potrebbe essere che sia più facile procedere con una produzione completa nella sede principale del gruppo, realizzando tutti i tipi di pasta e di salse. Ma un’organizzazione di questa natura non avrebbe soddisfatto le esigenze dei soci che invece avevano e tuttora hanno in mente tutt’altro tipo di produzione. Il segreto è infatti quello di fare le paste tipiche di ogni zona, nelle regioni in cui queste tipologie sono nate.
Nel laboratorio di produzione di Pastai in Emilia si lavorano quindi soprattutto formati dalla sfoglia sottilissima – così come la tradizione emiliana vuole – soprattutto pasta all’uovo come pappardelle, tagliatelle oppure tortelli fatti a mano o anolini. In Pastai in Valtellina si realizzano prevalentemente specialità al grano saraceno, come i pizzoccheri e i ravioli alla bresaola e al bitto. Per Sapori Portofino si producono deliziose salse, come il pesto ligure o il pesto rosso e la salsa di noci, in formati per il pubblico e anche per la ristorazione, solo per fare alcuni esempi. In questo modo viene garantita la fedeltà alla ricetta originale del prodotto e il gusto che solo una produzione nei luoghi di origine può dare. Una formula decisamente più faticosa da realizzare, ma anche molto più soddisfacente in termini di resa del prodotto. Non solo. Si tratta di una strategia vincente. Lo dice il mercato […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista. Abbonati subito per non perdere i prossimi numeri [/hidepost]