Pastificio Andarinos
7 Marzo 2011La redazione
Andarinos è il nome del pastificio della famiglia Piras Pais, ma è soprattutto un particolare formato di pasta che si produce solo ad Usini, in un piccolo comune a pochi chilometri da Sassari, nel Nord Sardegna. Maria Rosaria, Salvatore, Nino e Simona hanno a suo tempo deciso che il nome della pasta tipica del paese poteva ben rappresentare l’ambizione della famiglia nel voler riprodurre solo eccellenti, tipiche, paste isolane. Il catalogo aziendale infatti offre oggi prima di tutto il meglio della cultura tradizionale sarda in fatto di primi piatti: culurgiones, lorighittas, ciccioneddos, tazzolas, filindeu, succu, seadas, germinos, tutti nomi che forse non dicono nulla alla maggior parte dei lettori, ma che certamente rievocano alla mente dei più esperti e dei buongustai, il meglio della cucina regionale. Ma soprattutto si tratta di prodotti intrisi di storia, specialità fortemente rappresentative dell’identità di un popolo che, grazie al suo isolamento, è stato in grado di realizzare specialità differenti rispetto al resto d’Italia. Gli andarinos, per esempio, sono fatti esclusivamente a mano e venivano realizzati in passato solo in occasioni speciali, in particolare per i matrimoni e le feste comandate. Si ottengono impastando semola di grano duro, acqua e sale. Si formano poi dei tocchetti di pasta che con la pressione del pollice [hidepost] che vengono assottigliati e allungati e infine premuti su di una superficie rigata, con rapidi e calibrati movimenti del polpastrello, fino a realizzare una sorta di “fusillo” a forma elicoidale. L’antichissima storia degli andarinos è testimoniata da alcuni documenti risalenti al periodo della dominazione spagnola nel 1300 e 1400. Ma sono sicuramente di origine più antica. Grazie anche a questo particolare formato di pasta che nessuno realizza più, se non per l’autoconsumo, il Pastificio Andarinos è stato riconosciuto Presidio Slow Food. è stata in questo modo premiata la lungimiranza della titolare che ha deciso di non lasciar morire un’antichissima ed esclusiva tradizione delle famiglie di Usini […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista [/hidepost]