Granoro apre gli stabilimenti agli studenti con “Apertamente 2012”
21 Novembre 2012Aprire gli stabilimenti alimentari agli studenti, per offrire loro non solo prodotti ma nozioni sui processi, la scelta delle materie prime, l’attenzione nel ricercare sempre la massima qualità: è questo il senso di “Apertamtnete 2012: Il Gusto fa Scuola”, una iniziativa (giunta alla V edizione) che vedrà coinvolte per 8 giorni (dal 17 al 26 novembre) numerose aziende agroalimentari italiane grazie all’intuizione del MIUR – Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca e Federalimentare di offrire agli studenti gli strumenti per scoprire come nascono gli alimenti che portiamo in tavola tutti i giorni visitando direttamente i luoghi della loro produzione.
Un impegno di grande responsabilità per il Pastificio Granoro, una delle due aziende pugliesi che hanno aderito all’iniziativa, che ospiterà il 20 novembre un nutrito gruppo di studenti e alcuni giornalisti di settore per un viaggio all’interno degli stabilimenti, per scoprire come nasce la pasta di qualità che ogni giorno soddisfa il palato e contribuisce alla salute fisica di tanti consumatori.
Questa interazione tra mondo scolastico e industria alimentare ha l’obiettivo di portare l’insegnamento dell’educazione alimentare nelle scuole italiane, per rendere i ragazzi pienamente consapevoli dell’importanza di seguire corretti stili di vita.
Oltre 50 le aziende, tra le più importanti sull’intero territorio nazionale, che apriranno i loro stabilimenti a circa 10mila studenti delle scuole italiane, con l’intento di sottolineare il contributo e l’impegno quotidiano dell’industria alimentare per garantire sulle nostre tavole alimenti sani, buoni e sicuri, all’insegna della qualità e della responsabilità.
Gli studenti accolti nelle aziende alimentari sono compresi in prevalenza nella fascia di età tra gli 11 e i 13 anni (40,0% dei casi) e fra i 14 e i 18 anni (44,3%), ma le iniziative didattiche hanno coinvolto anche bambini più piccoli dai 6 ai 10 anni (15,7%).
Per il Pastificio Granoro non si tratta di una vera novità, poiché il percorso da tempo intrapreso dall’azienda pugliese, finalizzato a promuovere la salute attraverso una corretta alimentazione quotidiana, ha previsto da diversi anni numerose visite di scolaresche che hanno visitato gli stabilimenti e visionato l’intero processo produttivo. Il tutto all’interno di progetti rivolti alla conoscenza alimentare.
L’iniziativa targata MIUR-Federalimentare arriva al momento giusto: una ricerca di 10 anni fa rivelava che erano più numerosi i bambini capaci di usare un videoregistratore di quanti fossero in grado di cuocere un uovo o preparare da soli una sana merenda. Ma nell’era di smartphone e touch screen le cose sono cambiate. Dalla metà degli anni 2000 si sta affermando, in Europa ma non solo, la tendenza a rivolgere direttamente ai bambini iniziative di cultura nutrizionale o corsi, libri e videogiochi con al centro la cucina e la gastronomia.