Caro grano da record

7 Dicembre 2021 Off Di Redazione

Fao, i prezzi continuano a correre: +1,2 a novembre

Continuano a crescere per il quarto mese consecutivo i prezzi dei prodotti alimentari sui mercati internazionali che a novembre segnano +1,2%, spinti dalla forte domanda di grano e prodotti lattiero-caseari.

Un andamento che preoccupa sempre di più sia i produttori di pasta secca, ma anche quelli di pasta fresca, dato che molti ripieni sono a base di latte e formaggi.

Secondo l’indice della Fao i prezzi dei prodotti alimentari hanno raggiunto il livello record dal giugno 2011, basti pensare che rispetto a novembre 2020 l’aumento è del 27,3%. Un andamento al rialzo trainato, a novembre, dai listini dei prodotti lattiero-caseari che hanno guadagnato il 3,4% rispetto ad ottobre e dei cereali con il 3,1%, in crescita del 23,2% rispetto ai livelli di un anno fa.

La palma del rincaro va ai prezzi del grano, i più alti da maggio 2011, mentre i listini all’esportazione del mais hanno subito un incremento lieve, mentre i prezzi del riso sono rimasti perlopiù invariati. Segno più anche per lo zucchero (+1,4% rispetto a ottobre e quasi +40% su novembre 2020). In controtendenza gli oli vegetali con -0,3%rispetto al picco di ottobre, mentre rimangono stabili quelli dell’olio di palma. In flessione anche la carne (-0,9%) per il quarto mese consecutivo, in seguito a una diminuzione degli acquisti di suina da parte della Cina. Una spinta al ribasso si è estesa ai prezzi della carne ovina a fronte di un accresciuto volume di forniture esportabili dall’Australia.