Federalimentare: “Il nutriscore è un sistema sbagliato”

12 Dicembre 2021 Off Di Redazione

La rappresentanza dell’industria alimentare chiede al Governo “di non fare passi indietro”

Dopo le istruttorie dell’Antitrust e l’opinione negativa del Codacons sull’utilizzo dell’etichetta a semaforo, arriva la voce di Federalimentare : “Il Nutriscore è un sistema sbagliato senza se e senza ma. Non devono esserci eccezioni e non accettiamo compromessi”, sostiene il suo presidente, Ivano Vacondio.

La chiosa commenta alcune prese di posizione che sembrano abbozzare aperture di compromesso sul Nutriscore da parte del ministro dello sviluppo economico Giorgetti, quello della salute Speranza, e dell’agricoltura Patuanelli. I rappresentanti di questi dicasteri sarebbero per rivalutare l’esclusione dei prodotti a denominazione d’origine da sistemi di etichettatura nutrizionale.
“Se portiamo avanti l’esclusione di questi prodotti, combatteremo una battaglia a metà, che presta il fianco a facili attacchi – sostiene Vacondio, che ricorda che DOP e IGP, seppure importanti dal punto di vista dell’immagine, rappresentano intorno al 10-11% del fatturato dell’industria alimentare e il 20% dell’export”.
Tra i nostri fiori all’occhiello ci sono diversi tipi di pasta: dalla Pasta di Gragnano Igp, ai Maccheroncini di Campofilone e diversi ingredienti di base per referenze ripiene (pensiamo ai formaggi) o per i condimenti (dall’olio ai pomodori).
“Sono tutte prese di posizione che indeboliscono la posizione italiana in Europa, da sempre unita e fortemente contraria al nutriscore” chiarisce il vertice di Federalimentare. “Il governo italiano non può fare passi indietro dopo che dubbi sul nutriscore sono avanzati anche in Francia e, soprattutto, dopo il sostegno del nostro presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella battaglia contro questo tipo di etichettatura”.

 

L’intervento dell’Antitrust

In merito all’etichettatura a semaforo, a fine novembre, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato cinque istruttorie sull’uso del nutriscore. Nel mirino le società italiane Gs, Carrefour Italia, Pescanova e Valsoia, e le francesi Regime Dukan e Diet Lab, l’inglese Weetabix e una marca tedesca. Il timore, evidenzia l’Agcom, «è che l’etichetta a semaforo, in assenza di adeguate avvertenze, venga erroneamente percepita come una valutazione assoluta sulla salubrità di un determinato prodotto. Ciò, senza considerare la dieta, lo stile di vita di un individuo, e la quantità e la frequenza di assunzione del prodotto all’interno di un regime alimentare variegato ed equilibrato».

Per il Codacons, l’apertura di una istruttoria da parte dell’Antitrust è un’iniziativa fondamentale: “Sistemi come il nutriscore rappresentano una semplificazione estrema di indicazioni salutistiche e nutrizionali importantissime e sono in grado di fuorviare ed ingannare i consumatori, modificando sensibilmente le loro decisioni di acquisto”, afferma il presidente, Carlo Rienzi. E aggiunge:  “Queste semplificazioni danneggiano non solo i consumatori, ma anche gli agricoltori e l’intero settore del Made in Italy”.