I controlli per la sicurezza degli alimenti

5 Settembre 2008 Off Di Pastaria

I controlli ufficiali nelle imprese alimentari secondo la lettura che delle specifiche norme comunitarie fornisce il responsabile del servizio dipartimentale Igiene e alimenti di origine animale dell’AUSL 6 di Palermo, nostro collaboratore

di Carlo Volante

Il crescente interesse dei consumatori verso la salubrità degli alimenti ha indotto la Commissione Europea a considerare di prioritaria importanza il raggiungimento degli standard più elevati possibili di sicurezza alimentare. Ciò ha costituito il presupposto determinante per l’applicazione del nuovo quadro giuridico del settore alimentare che si è realizzato in varie fasi: nell’anno 2000 con la pubblicazione del Libro bianco sulla sicurezza alimentare; nell’anno 2002 con l’emanazione del regolamento 28 gennaio 2002, n. 178, del Parlamento europeo e del Consiglio, sulla sicurezza degli alimenti, in vigore dal gennaio 2005; nel 2004 con la pubblicazione delle norme inserite nel cosiddetto “pacchetto igiene”, in vigore dal gennaio 2006.
La prima concreta attuazione dei fondamenti su cui si basa il Libro bianco sulla sicurezza alimentare trova applicazione nel regolamento CE 178/02 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare; introduce il principio di precauzione, adeguati strumenti di prevenzione – tra cui la rintracciabilità di filiera – e importanti obblighi cui devono attenersi gli operatori del settore alimentare; istituisce altresì l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), dotando l’Europa di una Autorità sulla sicurezza con scopo consultivo, e definendone i compiti e le funzioni. [hidepost]
Il citato “pacchetto igiene”, costituito dai regolamenti (CE) n. 852, n. 853, n. 854, n. 882 del 2004 e successive modifiche e integrazioni, è la logica prosecuzione di tale percorso legislativo: esso introduce nuove norme sull’igiene degli alimenti che descrivono espressamente come garantire la sicurezza alimentare.
I regolamenti in esso contenuti hanno quale principale finalità quella di conseguire un alto livello di sicurezza e qualità alimentare nell’ambito dell’Unione europea e dei paesi terzi che esportano nella CE, approfondendo i temi inerenti alla materia e indicando la corretta modalità di applicazione dell’HACCP con un approccio unico ed integrato a tutti i comparti, a garanzia di un adeguato livello di tutela dei consumatori; sono quindi norme affini al regolamento CE 178/02 sotto il profilo della assonanza degli obiettivi che si prefiggono di raggiungere. Cambiano in pratica le regole sull’igiene alimentare e sul controllo ufficiale attraverso un’opera di armonizzazione delle nuove norme comunitarie. […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista [/hidepost]