L’unione fa la forza: l’attività delle associazioni a favore dei produttori di pasta
7 Gennaio 2014L’attività delle associazioni dei produttori di pasta a sostegno delle aziende che operano nel settore continua senza sosta. L’articolo presenta le più recenti inizative e i progetti per il futuro di AIDEPI, APPAFRE, APPF, IPO e UNAFPA.
Nei momenti di crisi la tendenza di gran parte degli imprenditori è quella di isolarsi. La tentazione di concentrarsi su conti, produzione e flussi finanziari porta gli operatori a focalizzare l’attenzione solo sulle difficoltà nel tentativo di superarle. La paura che la minima distrazione possa avere conseguenze fatali per l’azienda è ciò che induce ad operare in solitudine. Niente di più sbagliato. Condizioni di mercato come quelle attuali dovrebbero portare a condividere i problemi con i colleghi, al fine di trovare una soluzione comune. Meglio ancora sarebbe se tale condivisione avvenisse sotto l’ombrello di un’associazione di categoria che nasce proprio allo scopo di eliminare gli ostacoli che impediscono alle aziende di operare.
L’associazionismo rappresenta un patrimonio importantissimo che non appartiene solo alle imprese che aderiscono ad un’organizzazione datoriale, ma al Paese intero. è un valore aggiunto fondamentale ed è portatore di principi economici, sociali ed umani. Il mondo datoriale, in ogni sua forma, ha contribuito fattivamente dal secondo dopoguerra ad oggi alla crescita del nostro Paese e ora più che mai dovrebbe essere un riferimento per le aziende. In un momento difficile come quello in atto, le associazioni dovrebbero poter assolvere prima di ogni altra cosa al loro compito di sostenere le imprese nell’uscita dalla crisi, anche riportando gli imprenditori alla visione di una soluzione comune. Ma proprio perché il periodo è duro per tutti e poiché il destino delle confederazioni è strettamente legato a quello delle aziende, anche il mondo dell’associazionismo vive un momento drammatico. La congiuntura economica negativa in atto ha infatti una ripercussione anche sulle strutture nate per rappresentare e tutelare gli imprenditori. Operare in questa situazione al servizio delle imprese richiede quindi uno sforzo in più. Le associazioni si muovono al momento con difficoltà ma mai rinunciando a ricoprire il proprio ruolo sino in fondo. Ora più che mai gli imprenditori necessitano di un riferimento, di un supporto, di attività che aprano nuove prospettive. A maggior ragione, in un’ottica positiva e costruttiva e nella convinzione che proprio nei momenti bui come quello attuale si debba fare di più e meglio, le associazioni datoriali si attivano con iniziative di varia natura, con operazioni che vanno nella direzione della tutela e della promozione delle aziende che rappresentano.
APPAFRE, per esempio, l’Associazione di produttori di pasta fresca e gnocchi della piccola e media impresa e dell’artigianato costituita nel 2002 e da dieci anni affiliata a CNA Alimentare, ha sottoscritto un accordo quadriennale con la fiera Host di Milano che mette a disposizione dell’Associazione un’ampia area attrezzata per la formazione e la scuola di pasta artigianale durante l’evento. è stato in occasione dell’ultima edizione della manifestazione che Appafre ha presentato il suo primo dvd completamente dedicato alla pasta fresca che contiene un video intitolato Fresh pasta evolution. Il filmato, realizzato con strumenti e metodi altamente professionali, evidenzia con immagini ed illustrazioni le specificità di questo delicato prodotto. Il video, girato con il supporto di un regista tra i laboratori delle aziende associate e nei supermercati, prende per mano lo spettatore per condurlo in un percorso virtuale in cui è possibile ammirare ogni fase della produzione pastaria, per passare al trasporto del prodotto e poi finalmente giungere agli scaffali del negozio e in ultima battuta alla tavola del consumatore finale. è stato un modo questo per affascinare i numerosi buyer che hanno avuto l’occasione di conoscere segreti e virtù della pasta fresca di qualità. Sulla pasta secca la letteratura è infatti tanta, ma sulla pasta fresca ancora il materiale a disposizione è pochissimo e a maggior ragione Appafre ha voluto operare in questo senso, per colmare una grave lacuna. “Quello attuale è un periodo pessimo per le associazioni perché è un momento tragico per le imprese. Strutture come quella che rappresento risentono subito delle congiunture economiche negative perché hanno una vita e un’attività direttamente legate a quella delle aziende” dichiara Fabio Fontaneto, presidente di Appafre. “Non solo è un momento difficile perché la crisi finanziaria in atto appare come una montagna insormontabile, ma anche perché gli imprenditori sono talmente concentrati sull’emergenza, che ogni azione che cerchiamo di mettere in piedi viene letta come un elemento di distrazione che non ci si può permettere. Il paradosso è che proprio quando ci si dovrebbe stringere sotto l’egida del soggetto di tutela e di rappresentanza, accade proprio l’opposto: ci si isola, dedicandosi solo ai propri problemi, senza valutare l’ipotesi di condividerli, visto che si tratta di difficoltà comuni. Questo fatto mette le associazioni in serie difficoltà ma ovviamente non ci si deve scoraggiare, anzi. Appafre sta realizzando iniziative che siano utili e allo stesso tempo che non distolgano l’imprenditore dall’azienda. Cerchiamo di togliere meno tempo possibile agli operatori, ma sempre senza fargli mancare il sostegno nemmeno per un attimo” aggiunge Fontaneto.
Il momento difficile sembra non aver scoraggiato nemmeno i vertici dell’Aidepi, Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, che oggi rappresenta il settore della pasta e altri cinque gruppi merceologici che contribuiscono a fare grande il made in Italy in Italia e nel mondo. Anche quest’anno l’associazione aderente a Confindustria ha realizzato attività promozionali ma è anche intervenuta sul fronte della normativa alimentare, sollecitando le istituzioni competenti ad avviare il processo di riforma del Dpr 187/2001. Rendere il provvedimento maggiormente aderente alle prassi operative del settore è infatti per Aidepi una priorità e continuerà ad esserlo in futuro. Nel frattempo, anche grazie alle opportune sensibilizzazioni operate dall’Aidepi, dall’ottobre 2012, è possibile commercializzare paste alimentari in imballaggi a grammatura libera.
L’internazionalizzazione, che una volta era vista come un’opportunità in più per l’impresa, è oggi soprattutto una necessità. L’export della pasta rappresenta ormai in maniera stabile un fattore di crescita per il settore. Fare sistema è certamente più efficace che affrontare da soli mercati completamente nuovi.
Aidepi è in questo particolarmente attiva. “I nostri sforzi vanno principalmente nella direzione di un sostegno all’internazionalizzazione” dichiara l’avvocato Luigi Cristiano Laurenza, segretario del gruppo Pasta di Aidepi e segretario generale di Unafpa, che precisa: “l’associazione è fortemente impegnata sia sul versante della promozione attraverso la realizzazione di azioni mirate da condurre in maniera coesa in campo fieristico e non, sia su quello del commercio estero. In questo ambito, ci proponiamo di eliminare gli ostacoli che possono impedire alle nostre aziende di affacciarsi ai mercati esteri e di creare le condizioni per favorire l’export anche dotando le aziende delle necessarie informazioni relative ai Paesi di destinazione. All’interno dell’Associazione abbiamo creato all’uopo una ‘task force internazionalizzazione’, volta proprio al perseguimento di tali obiettivi e più in generale con il precipuo intento di comunicare i valori di un prodotto importante come la pasta. Nei mesi scorsi, è stata organizzata una collettiva di aziende associate, nel corso della fiera Food Hospitality World in India, a Bangalore, con il compito fondamentale di promuovere la cultura e la tradizione della pasta italiana. In quell’occasione abbiamo organizzato degustazioni, show-cooking, business matching e momenti di formazione rivolti agli operatori, coinvolgendo direttamente buyer e visitatori e facendo in modo che i pastai italiani potessero, uniti insieme sotto il cappello associativo, sottolineare la forza e le potenzialità di un prodotto ancora poco conosciuto nel panorama gastronomico indiano. A questa iniziativa se ne sono aggiunte altre, focalizzate su Paesi per i quali i nostri imprenditori hanno un particolare interesse” conclude Laurenza.
Aidepi è però molto attiva anche in fatto di comunicazione. Oltre alle consuete attività di monitoring e media relation ha infatti nei mesi scorsi realizzato anche la campagna “We Love Pasta” e ha prodotto dei filmati in collaborazione con alcuni testimonial di richiamo, a cui è stata abbinata una forte azione di solidarietà con la distribuzione di oltre 12 tonnellate di pasta ad enti benefici segnalati dagli stessi testimonial.
Sin dalla sua fondazione nell’anno 2005, l’Ipo (International Pasta Organisation) come Aidepi si è posta l’obiettivo di promuovere e di diffondere la cultura della pasta nel mondo e il relativo consumo. Soddisfatto dei passi avanti compiuti dall’organizzazione da lui diretta, il segretario generale Raffaello Ragaglini, sottolinea come “grazie ad un network che conta già 25 membri, in rappresentanza di diciotto paesi e due organizzazioni a livello europeo (Unafpa e Semouliers), assicuriamo il coordinamento delle attività di comunicazione a livello internazionale in favore e a salvaguardia del prodotto pasta e della sua immagine. Confidando nel crescente supporto dei nostri membri contiamo di proseguire con sempre maggior determinazione la strada intrapresa per affermare a livello internazionale il principio che la pasta, oltre ad essere gustosa nella sua semplicità, rappresenta una scelta alimentare valida ed economicamente accessibile e sostenibile”.
Pertanto l’IPO proseguirà nel 2014 al fine di consolidare la sua azione promozionale a livello internazionale, sviluppando anche la propria presenza sui social media tramite l’utilizzo di strumenti digitali come il profilo Twitter (Intern Pasta Org), LinkedIn, Pinterest e Facebook. è altresì in fase di realizzazione un nuovo sito secondo una logica più consumer-oriented che risponderà all’indirizzo http:www.pastaforall.org da affiancare a quello istituzionale http://www.internationalpasta.org. Proseguirà inoltre, in collaborazione con il proprio Scientific Advisory Committee, composto da autorevoli esperti in materia di nutrizione provenienti da 16 Paesi, l’attività di comunicazione in materia di educazione alimentare e valorizzazione delle caratteristiche nutrizionali della pasta, con la pubblicazione di materiale informativo e l’organizzazione di eventi. In particolare, sono attualmente allo studio la realizzazione di seminari on-line sulle proprietà nutrizionali della pasta e l’organizzazione nel 2015 di una conferenza scientifica per l’aggiornamento dello Scientific Consensus Statement sulla Pasta, sottoscritto a Rio de Janeiro nel 2010, in occasione del IV Congresso Mondiale della Pasta.
Questi temi sono stati affrontati nel corso del Board dell’Ipo tenutosi a Lisbona l’8 giugno scorso e poi ripresi ed ulteriormente sviluppati, unitamente alle altre attività dell’organizzazione, durante l’ultima assemblea annuale, tenutasi ad Istanbul lo scorso 25 ottobre, in occasione del World Pasta Day 2013.
Stiamo in ambito internazionale per verificare le più recenti attività di Unafpa, la struttura composta da unioni di imprese del settore pasta di dodici Paesi europei, Aidepi compresa. Anche Unafpa è costantemente impegnata a garantire la piena rappresentatività delle imprese della pasta in ambito internazionale, confrontandosi principalmente con le istituzioni e le organizzazioni europee. Recentemente l’Unione ha lavorato con lo scopo di ampliare la propria rappresentatività, rafforzare le attività già in essere e far sentire la voce del settore della pasta nelle sedi istituzionali europee. La legislazione alimentare ha rappresentato, anche nell’anno in corso, il fulcro della propria attività. Le norme e i regolamenti di principale rilevanza per il settore della pasta sono infatti costantemente monitorati da Unafpa e i membri vengono periodicamente aggiornati in merito a qualunque evoluzione di rilievo nella legislazione. Tra i temi più importanti che hanno interessato l’associazione negli ultimi tempi, vi è il Regolamento (UE) n. 1169/2011 relativo all’informazione del consumatore in fatto di alimenti che entrerà in vigore dall’anno 2014 in poi. L’attività dell’associazione non si esplica però solo in ambito istituzionale, ma anche nel mercato. Unafpa infatti ha organizzato negli ultimi mesi degli incontri tra operatori al fine di monitorare più da vicino gli sviluppi relativi alle questioni importanti per l’industria alimentare. I rapporti relativi a tali riunioni vengono puntualmente riportati e diffusi ai soci tramite una newsletter periodica. Tra le attività future è invece prevista la promozione di iniziative commerciali di tipo B2B sulle quali l’attenzione dell’associazione sarà sempre più focalizzata.
L’Appf, Associazione produttori di pasta fresca presieduta da Giovanni Rana nell’anno che sta volgendo al termine si è invece pesantemente impegnata a concludere l’azione volta all’emanazione del tanto atteso Dpr 41/2013 che ha disposto l’abbassamento del coefficiente di trasformazione steroli-uova, con grande sollievo dei pastai che ritengono questa rivisitazione dei contenuti qualitativi come una vera e propria boccata d’ossigeno in un momento economico difficile come quello attuale. Ma per una battaglia vinta ce n’è un’altra ancora da combattere, quella della modifica dell’articolo 12 dello stesso decreto che detta le modalità per commercializzare ed esportare le paste alimentari prodotte in difformità dalla legge 580/67. Poiché per la modifica pare ci sia ancora da attendere, i produttori continueranno a sottostare, almeno per ora, al perpetuarsi di una prassi deleteria che – pur nata come un nobile tentativo di semplificazione – invece di migliorare la vita alle imprese, l’ha resa ancora più difficile.
L’anno 2014 non vedrà però Appf impegnata solo su questo fronte, ma anche nel perpetuare lo sforzo verso la codificazione degli gnocchi di patate. I produttori associati coprono circa l’80% del mercato nazionale e almeno il 65% di quello europeo, pertanto è intenzione di Appf dare un corpus a tale settore. “Se non una legislazione verticale ritenuta oggi poco praticabile in un contesto europeo, è necessario ed urgente che venga almeno concessa una definizione che differenzi e distingua nettamente gli gnocchi refrigerati e quelli conservati a temperatura ambiente. è altresì fondamentale per noi la tutela del nome gnocco di patate, prodotto tipico italiano che al momento è sotto attacco un po’ ovunque, in Italia e all’estero. Gli abusi su questo nome a livello nazionale ed internazionale infatti non si contano più. Vengono chiamati gnocchi di patate anche prodotti alimentari freschi costituiti unicamente da farina ed acqua, con grave pregiudizio per il consumatore, ma anche per le imprese che operano con serietà” precisa Justo Bonetto, segretario generale dell’associazione. Su questa questione Appf ha iniziato da tempo una battaglia con un primo risultato: la doppia definizione di gnocchi di patate e gnocchi di patate freschi refrigerati nei cosiddetti Descriptors, quale corollario del Regolamento europeo 1133/2008. A questo proposito Appf si è fortemente impegnata nel 2013 e continuerà a lavorare anche nel nuovo anno, riportando sulla questione,anche l’attenzione del ministero delle Politiche agricole. Ma i rapporti con i ministeri non dovrebbero finire qui. A quello della Salute verrà infatti presto presentata istanza di eliminazione dell’acido sorbico e suoi sali (E200, E202 ed E203) dalle farciture dei ravioli e prodotti simili poiché non viene più impiegato nell’industria pastaria.
Poiché Appf, come tutte le organizzazioni datoriali, non operano mai in via esclusiva sul piano del profilo legislativo e sindacale, la struttura guidata da Bonetto ha in programma per i primi mesi dell’anno prossimo il terzo convegno europeo su pasta fresca e gnocchi. Come per le edizioni precedenti, sarà un evento importante con un taglio tecnico e vedrà la partecipazione di soli addetti ai lavori. Tra i relatori anche Kaarin Goodburn, manager dell’associazione inglese Chilled Food Association.
Queste ed altre attività verranno realizzate nel 2014 a favore degli operatori della pasta, in Italia e nel mondo. L’intervento delle associazioni di produttori è continuo e proficuo, anche quando sembra che le azioni intraprese siano vane. Le attività realizzate e i risultati ottenuti sono testimonianza che non è affatto così.
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