Tanto rumore per nulla
24 Giugno 2010Il rinvenimento di larve ed insetti all’interno di alcune confezioni di lasagne provoca una serie di “spiacevoli inconvenienti” per un produttore.
La vicenda si conclude davanti al tribunale, dove viene dichiarata la inutilizzabilità delle prime analisi effettuate sul prodotto, in mancanza di contraddittorio, in quanto le successive analisi richieste all’Istituto superiore di sanità hanno avuto un esito completamente differente.
Il caso è la dimostrazione palese di quanto sia importante un rigoroso rispetto della disciplina legislativa relativa alle analisi di revisione.
di Lino Vicini
Tutti i cittadini sono tenuti al rispetto delle regole prestabilite dalla legge; questa astratta affermazione teorica assume un valore assoluto se riferita alle procedure stabilite nei codici per consentire il corretto svolgimento dei processi.
Questo principio fondamentale assume particolare importanza nel diritto penale che tutela valori fondamentali per la persona umana e garantisce le regole del vivere civile.
Ed infatti, come è noto, coloro che violano la legge penale, nel caso di condanna, possono perfino essere privati della libertà personale, e questo deve tassativamente avvenire solo al termine di un processo che garantisca il diritto di difesa ed il rispetto della legalità.La rigorosa osservanza della legge deve essere imposta anche e soprattutto a tutti gli organi della pubblica amministrazione che nel loro operare devono in primo luogo rispettare il cosiddetto principio di legalità.
Nel caso di cui ci occupiamo la violazione della procedura stabilita dalla legge, da parte degli organi di controllo, ed alcuni equivoci in cui è incorsa l’autorità giudiziaria inquirente, hanno dato luogo ad una serie di evidenti irregolarità.[hidepost]
Ed invero questa situazione ha determinato una inopportuna denuncia penale all’autorità giudiziaria che ha portato all’emissione da parte di quest’ultima di un decreto penale di condanna.
Il soggetto ritenuto responsabile si è così visto applicare dal giudice per le indagini preliminari (GIP) una pena pecuniaria richiesta dal pubblico ministero, senza aver mai ricevuto alcun avviso di garanzia, senza pertanto aver potuto esercitare in alcun modo il proprio diritto di difesa.Davanti al tribunale monocratico l’equivoco è stato chiarito ed il giudice del dibattimento, dopo la revoca del provvedimento emesso inaudita altera parte dal GIP, ha assolto il legale rappresentante della ditta produttrice dell’alimento incriminato […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista. Abbonati subito per non perdere il prossimo numero [/hidepost]