
World Pasta Day 2025, pasta orgoglio degli italiani: per 1 italiano su 2 è ambasciatrice del Made in Italy nel mondo
21 Ottobre 2025Uno studio demoscopico di AstraRicerche per i pastai di Unione Italiana Food ha indagato i principali motivi di orgoglio dell’essere italiani: la pasta nella Top 5 insieme a bellezze monumentali, artistiche, letterarie e paesaggistiche.
Comunicato stampa
Fieri di essere italiani per i nostri monumenti, l’arte, le bellezze paesaggistiche e naturali, la grande produzione letteraria. Ed anche per essere senza dubbio il Paese della pasta. Nonostante lo scenario di incertezza, non si arresta la passione globale per la pasta. La produzione mondiale ha superato i 17 milioni di tonnellate e l’Italia mantiene la leadership mondiale con circa 4,2 milioni di tonnellate prodotte nel 2024. I connazionali sono i più grandi consumatori con 23,3 chili annui pro-capite, ma quasi il 60% della produzione di pasta italiana finisce sulle tavole di tutto il mondo, con un export che tocca oltre 200 Paesi.
La pasta per gli italiani non rappresenta soltanto un patrimonio economico, bensì si rivela motivo di orgoglio nazionale, un elemento culturale e identitario fortemente rappresentativo del Belpaese.
Secondo una ricerca demoscopica commissionata in queste settimane dai pastai di UIF (Istituto AstraRicerche, metodo cawi, 1.020 interviste online ad un campione rappresentativo di italiani 18-70enni) per 8 italiani su 10 è simbolo indiscusso dell’italianità, nonché ambasciatrice del Made in Italy per la quasi totalità del campione (96,6%). Non solo: la pasta si posiziona nella Top 5 degli elementi che rendono gli italiani fieri di esserlo (45%), insieme a monumenti (84,9%), arte (75,8%), paesaggi naturali (73,6%) e letteratura (69,2%), addirittura più della musica (39,6%), dell’opera lirica (34,6%) e dello sport (27,3%). I dati della ricerca sono stati resi noti in occasione del World Pasta Day 2025, l’evento voluto da Unione Italiana Food insieme all’International Pasta Organisation (IPO) che ogni anno il 25 ottobre celebra il piatto simbolo della condivisione e della convivialità, per indagare l’orgoglio nazionale tra gli italiani e il ruolo giocato dalla pasta nella definizione del senso di appartenenza. E non a caso, per 7 italiani su 10 (69%) se dici Italia pensi pasta, a conferma di un legame indissolubile che negli anni si è trasformato in una questione identitaria, prima della pizza (64,2%), del vino (27,4%) e di salumi e formaggi (18,4%).
Per celebrare la pasta intesa come orgoglio italiano, è stata inaugurata oggi presso la Galleria Alberto Sordi di Roma la mostra digitale “Orgoglio Pasta”, con la partecipazione di Adolfo Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy), Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), Paolo Barilla (Presidente di Unione Italiana Food) e Margherita Mastromauro (Presidente dei pastai di Unione Italiana Food). La mostra è un allestimento ideato per celebrare il ruolo della pasta come simbolo culturale, identitario e gastronomico italiano e resterà aperta al pubblico da martedì 21 a sabato 25 ottobre (giorno del World Pasta Day).
PASTA SINONIMO DI ITALIANITA’ NEL MONDO, TRADIZIONE, BUONA ALIMENTAZIONE, CONVIVIALITA’ E VARIETA’ TERRITORIALE
Per circa la metà degli italiani, tra i motivi che assegnano primati alla pasta ci sono la sua riconoscibilità al livello internazionale (49,3%), la sua rappresentatività di uno stile alimentare sano e sostenibile (42,1%), la sua capacità di raccontare la ricchezza e la varietà del territorio italiano e delle sue regioni (40,6%) e di essere depositaria di tradizione e saper fare italiano (39,2%).
Molto apprezzate anche le sue caratteristiche di cibo conviviale (36%) e la semplicità che la rende un piatto versatile e riproducibile secondo i propri gusti(33,6%). Infine, vederla apprezzata all’estero rende orgogliosi gli italiani generando un senso di appartenenza e fierezza condiviso per 8 italiani su 10 (85.4%). Ma la pasta è considerata anche un pilastro dell’alimentazione: per 2 italiani su 3 (66,6%) è infatti l’alimento più rappresentativo della Dieta Mediterranea, più dell’olio(56,3%), della verdura (47,5%), del pesce (44,9%) e della frutta (39,5%). Tra gli alimenti che costituiscono la Dieta Mediterranea la pasta è quello che viene consumato più di frequente, da quasi 7 italiani su 10 (69,4%), seguita dalla verdura (56,4%) e dalla frutta (53,8%) e dall’olio (52%).
VALORI ASSOCIATI ALLA PASTA E FALSI MITI SMENTITI DALL’INDAGINE: UN TERZO DEGLI ITALIANNI LA CONSUMA OGNI GIORNO
Ma quali sono i valori associati con più intensità alla pasta? Per quasi 6 italiani su 10 (58%) la pasta incarna alla perfezione la tradizione culinaria italiana, per il 36% del campione è il valore della semplicità a rappresentarla al meglio mentre il 33.7% del campione la associa a salute e benessere, a conferma delle sue proprietà benefiche. L’orgoglio nazionale è un valore associato alla pasta dal 32.6% degli italiani mentre per il 28.7% la pasta è condivisione (28.7%) ma anche convivialità (25.5%).
Chiamati a scegliere delle parole-chiave per la pasta, oltre 9 italiani su 10 (90.7%) la definiscono accessibile, oltre 8 italiani su 10 (89.2%) facile e veloce da preparare, in grado di unire le generazioni (86.9%) e di migliorare l’umore (79.2%) oltre a essere indispensabile per un’alimentazione sana ed equilibrata(77.8%), componente chiave di molti modelli alimentari (73.1%), e capace di dare un senso di sazietà che dura a lungo (77.0%).
Anche il suo legame con la sostenibilità ambientale (66.4%), il suo ruolo per chi pratica sport (68.7%) e la sua capacità di stimolare le relazioni interpersonali (61.1%) sono ampiamente riconosciuti. E sono tanti i falsi miti sulla pasta ad essere smentiti dall’indagine: gli italiani non sono d’accordo con l’idea che la pasta debba essere eliminata in una dieta dimagrante (solo il 20.4% la ritiene vera), e trovano falso che interferisca con la qualità del sonno se consumata a cena (solo il 27.3% la ritiene vera).
In termini di frequenza di consumo, la pasta resta un pilastro della dieta italiana: oltre 8 italiani su 10 (87%) la consumano più volte a settimana, con un terzo che la consuma quotidianamente o quasi (32,9%), il 22.3% 4 o 5 volte a settimana e un ulteriore 32.1% 2 o 3 volte a settimana.
MASTROMAURO: ” PASTA ORGOGLIO NAZIONALE MA ANCORA TANTE SFIDE DA AFFRONTARE. I DAZI SONO UN FORTE OSTACOLO”
“Per gli italiani la pasta è una questione di appartenenza e motivo di orgoglio. Questa ricerca lo conferma e arriva in un momento politicamente delicato – spiega Margherita Mastromauro, Presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food – Il comparto della pasta è un pilastro della nostra economia e della nostra identità culturale. Ogni misura che ne ostacola la competitività sui mercati internazionali rappresenta una minaccia non solo per le imprese, ma per l’intero sistema del Made in Italy. Nel complesso quadro geopolitico che ci troviamo ad affrontare, segnato anche dal rischio di extra-dazi da parte del Dipartimento del Commercio americano, questa 27esima edizione del World Pasta Day assume un grande significato simbolico: ci ricorda cosa la pasta ha rappresentato e rappresenta ancora oggi nel nostro Paese e nel mondo sul piano economico, culturale e sociale. Ed è sicuramente un valore e una risorsa che vanno tutelati”.
WORLD PASTA LOVERS: ITALIA SI CONFERMA PRIMA PER PRODUZIONE, L’EXPORT CONTINUA A CRESCERE
Secondo i dati di Unione Italiana Food, anche nel 2024 l’Italia ha confermato il suo primato in tema di produzione, esportazione e consumo di pasta. Se per quanto riguarda la produzione, per l’Italia parliamo di circa 4,2 milioni di tonnellate, davanti a Turchia (2,1 milioni di tonnellate), Stati Uniti (2 milioni), Egitto (1,2 milioni), Brasile (1,1 milioni), anche sul fronte consumi siamo al primo posto con 23,3 kg pro capite annui, davanti a Tunisia (17 kg), Venezuela (13,6), Grecia (12,2) e Germania (10,1). Ma è l’export che conferma un comparto fortemente orientato all’estero, con un valore delle vendite oltre confine che ormai eguaglia quello dei consumi nazionali. Parliamo di oltre 2.420 milioni tonnellate (+9,1% rispetto al 2023) per un valore di 4.020 milioni di euro (+4,8% rispetto al 2023). In pratica 80 milioni di porzioni di pasta italiana che lo scorso anno sono state proposte nelle case e nei ristoranti di quasi 200 Paesi. Della pasta esportata nel 2024, oltre 1,5 mln di tonnellate è destinato ai paesi dell’UE mentre 898.815 tonnellate finiscono in Paesi terzi. Germania (467.183 tonnellate), Stati Uniti (302.177 tonnellate), Regno Unito (283.478 tonnellate), Francia (278.511 tonnellate), e Giappone (69.589 tonnellate) si confermano i Paesi più ricettivi. L’aumento dell’export registrato nel 2024 si conferma anche nel primo semestre del 2025, con una crescita a volume del +2,5% rispetto all’analogo periodo del 2024 (1.195.025.792 nel 2024 vs 1.224.476.880 nel 2025). L’industria pastaria italiana si conferma un asset strategico dell’agroalimentare italiano nonostante uno scenario caratterizzato da pesanti dazi all’export in USA, inflazione, conflitti, aumento dei costi delle materie prime e cambiamenti climatici che influenzano i raccolti del grano duro.
I PASTAI DI UNIONE ITALIANA FOOD RINNOVANO IL CONSENSU STATEMENT: 19 PUNTI SU CUI CONCORDA LA SCIENZA
Nel 2010 nasceva il Consensus Statement, la “Dichiarazione di consenso scientifico Healthy Pasta Meal“, il documento voluto dall’International Pasta Organisation (IPO), pubblicato da un comitato internazionale di scienziati e autorità alimentari provenienti da 9 Paesi. La dichiarazione, che nell’anno della sua creazione si componeva di 12 punti, analizza e condivide scientificamente quali sono i benefici della pasta sottolineandone il ruolo nella Dieta Mediterranea, il suo utilizzo nell’alimentazione sportiva e l’importanza della dieta nel suo complesso rispetto ai singoli alimenti, concludendo che la pasta è un carboidrato sano e complesso che può essere integrato nella maggior parte delle diete se consumato con moderazione insieme ad altri alimenti sani, non è causa di obesità e ha un basso impatto ambientale. Oggi, a distanza di 15 anni, si può affermare con orgoglio che la pasta ha vinto tutte le sue sfide: ha saputo parlare a tutte le generazioni, inventare e reinventarsi, conquistando un posto speciale nelle abitudini alimentari italiane e internazionali e diventando simbolo di un’alimentazione equilibrata e orientata al benessere, oltre che ricca di gusto. In occasione del 27esimo World Pasta Day, i Pastai di Unione Italiana Food, in collaborazione con SISA, Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione e CEPEA (Center of Studies in Food Policy and Economics), rinnovano il Consensus Statementriconfermando l’attualità del documento e portando a 19 i punti che lo compongono, in virtù di nuove evidenze scientifiche sulla pasta emerse in questi ultimi anni.
“Le evidenze attuali confermano che la pasta, se consumata nell’ambito di una dieta equilibrata, contribuisce all’adeguatezza nutrizionale, al benessere metabolico e alla sostenibilità ambientale – commenta Silvia Migliaccio, Presidente Società Italiana Scienza dell’Alimentazione (SISA) – Il consumo di pasta è stato anche collegato a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari, senza aumentare l’incidenza del diabete, migliorando il senso di sazietà., fornendo al contempo proprietà antiossidanti e prebiotiche. La ricerca in corso suggerisce possibili effetti cronobiologici, come il miglioramento del sonno e della regolazione circadiana, soprattutto quando la pasta viene consumata a cena. Nel complesso, la pasta emerge come un alimento nutrizionalmente prezioso, culturalmente significativo e rispettoso dell’ambiente che sostiene sia la salute umana che quella del pianeta quando integrato in un modello alimentare equilibrato”.
#WORLDPASTADAY: PARTE LA MARATONA SOCIAL PER CELEBRARE LA PASTA NEL MONDO
Per la Giornata Mondiale della Pasta non poteva mancare il coinvolgimento dei social: usando l’hashtag ufficiale #WorldPastaDay e menzionando gli account social di WeLovePasta.it (FB / X / IG) food lover, giornalisti, chef e blogger di tutto il mondo saranno invitati a festeggiare cucinando il loro piatto di pasta del cuore: il protagonista resta l’amore universale per la pasta. L’anno scorso sono stati pubblicati oltre 33 mila contenuti sui social con l’hashtag #WorldPastaDay, ispirati alla pasta. Giunto alla 27esima edizione, il World Pasta Day è promosso da Unione Italiana Food e International Pasta Organisation.