Cjalsons di Carnia
1 Aprile 2008Parliamo, tra curiosità storiche e varianti di ricette, di un antico straordinario raviolo della Carnia, dal profumo di erbe e di formaggi di montagna.
di Oretta Zanini De Vita
Profumano davvero dei boschi e delle erbe selvagge della Carnia questi antichi e speciali ravioli, documentati sul territorio già nel Medioevo, quando facevano la festa dei monasteri per il pranzo della Pasqua o nella cena della vigilia di Natale.
Le grafie con cui sono conosciuti nelle vallate (cialcions, cjarsons, ciargnei, ecc.) sono tante quanti sono i loro ripieni; e le varianti riguardano anche la pasta, che può essere fatta anche o solo con patate, perché nelle povere economie delle montagne, specie durante l’inverno, non sempre le donne disponevano del prezioso e costoso grano. Ma quando potevano, la sfoglia, preparata con uova e farina doveva essere sottilissima: le donne della Val Degano dicevano un tempo che tanto più sottile era tirata la pasta, tanto più alta sarebbe cresciuta la preziosa canapa l’anno successivo. E la canapa era una delle risorse che, nei mercati di paese, alimentava il povero commercio dei contadini.
La tradizione vuole che i cjalsons si consumino nella cena della vigilia di […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista