Le criticità emerse nei controlli ufficiali
29 Gennaio 2009Scopriamo in questo articolo quali sono le criticità che più di frequente emergono nell’attività di controllo ufficiale condotta all’interno di pastifici dalle autorità competenti.
di Carlo Volante
Nei precedenti articoli è stato messo in risalto l’aspetto legislativo cui soggiacciono oggi le imprese alimentari alla luce del cosiddetto “pacchetto igiene” ed è stato evidenziato come è cambiato con gli anni il modo di gestire un’impresa e gli obblighi e le responsabilità che scaturiscono da ciò. Con il nuovo quadro giuridico, che riflette la politica “dai campi alla tavola”, è stata avviata una profonda revisione in materia di sicurezza alimentare in linea con gli indirizzi forniti dal Libro bianco della Commissione europea, procedendo alla individuazione di strumenti di prevenzione orientati verso specifici obiettivi di sanità pubblica e offrendo pertanto garanzie non solo di prodotto ma anche di processo.
A tale proposito ha assunto un ruolo centrale l’attribuzione al mondo della produzione della responsabilità primaria di una processo produttivo sicuro e agli operatori del settore alimentare della responsabilità diretta della sicurezza dei prodotti e della rintracciabilità degli alimenti, in ottemperanza a quanto previsto dai regolamenti CE 178/2002 e 852/2004: gli operatori del settore alimentare (OSA) divengono le figure centrali della filiera, la cui sequenza non è altro che un’assunzione di responsabilità da parte dei singoli nei vari passaggi.
è quindi diventata prioritaria l’acquisizione da parte dei soggetti obbligati delle necessarie conoscenze tecniche volte ad intercettare i problemi nel prodotto alimentare prima che si rendano evidenti al consumo, attraverso il coinvolgimento e il coordinamento di tutte le strutture afferenti alla filiera produttiva degli alimenti. [hidepost]
Lo strumento utile a raggiungere l’obiettivo prefissato dall’impresa alimentare si esplicita nell’autocontrollo: il regolamento CE 852/2004 in materia di «igiene dei prodotti alimentari», all’articolo 5, conferisce agli OSA l’obbligo di predisporre, attuare e mantenere una procedura permanente basata sui principi del sistema HACCP, prevedendo una certa flessibilità nell’applicazione delle procedure stabilite, sufficiente a garantire in ogni settore la sicurezza alimentare.
La novità essenziale del sistema HACCP sta nel concetto di […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista [/hidepost]