Pasta, la produzione 2008 dell’industria italiana
24 Settembre 2009Presentiamo i dati sulla produzione italiana di pasta recentemente resi noti dall’UNIPI nella sua consueta relazione annuale. Sul numero 15 di Pastaria abbiamo pubblicato le stime dell’APPF sulla produzione e sull’export di pasta fresca e di gnocchi.
di Carlo Pisani
Una produzione grosso modo invariata. Al termine di dodici mesi caratterizzati da un positivo andamento dei consumi interni e da un export, al contrario, frenato da una perdita di competitività sui mercati esteri, determinata da un forte aumento del costo del venduto.
è il bilancio 2008 tratteggiato dall’UNIPI, l’Unione industriali pastai italiani, nella sua consueta relazione annuale. Documento che evidenzia, nelle stime finali, una sostanziale conferma dei volumi produttivi dell’anno precedente, indicando di fatto solo una leggera flessione. Con il dato 2008 che, per l’insieme delle paste alimentari, riporta, nei prospetti allegati alla relazione, un quantitativo nell’intorno dei 3,2 milioni di tonnellate.
Il settore – spiega l’organizzazione degli industriali – grazie al sostegno del mercato domestico, con i consumi in allungo nonostante le spinte inflattive e l’elevato grado di maturità del prodotto, ha resistito ai rincari dei prezzi finali determinati dalle tensioni sulle quotazioni di grani, semole e farine e alla perdurante e generalizzata stagnazione dei consumi alimentari nazionali.Fattori, entrambi, che suggellano il ruolo indiscusso della pasta quale alimento di base nella dieta nazionale, che sul rapporto qualità/prezzo non sembra tra l’altro temere la concorrenza di altri prodotti.
Passando alle cifre, le stime attestano, per l’esattezza, a 3 milioni 162mila tonnellate la produzione di paste nel complesso, un volume inferiore di appena il 2,1% ai 3,23 milioni indicati nel bilancio 2007. [hidepost]
Conteggi che incorporano, negli ultimi dodici mesi, una flessione del 2,5% della produzione di pasta secca (poco più di 3 milioni di tonnellate il dato prodotto in termini assoluti) e un incremento dell’8,2% di quella fresca (escluse le lavorazioni artigianali) che ha superato, in base alle ultime stime, la soglia delle 135mila tonnellate.
Calcolato ai prezzi “ex fabrica” le stime UNIPI attestano attorno ai 4,7 miliardi di euro il valore della produzione italiana di paste alimentari. Un fatturato che in scia ai rincari a doppia cifra del 2008 è cresciuto, anno su anno, del 25,5%, con punte del +28% per le paste secche, contro un 12% di aumento registrato nel segmento delle fresche.
La domanda interna, nel bilancio di approvvigionamento stilato dall’Unione industriali, ha assorbito poco meno del […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista [/hidepost]