Pastificio Borrello
11 Luglio 2008la Redazione
Aspromonte! Nell’immaginario collettivo la regione è legata ad aspri paesaggi, montagne coronate da nuvole, scogliere sul mare, forre misteriose, cave e strade tortuose, borghi antichi arrampicati in luoghi quasi inaccessibili, popolati da gente semplice e cordiale. E a ben riflettere, così è rimasto da secoli, tranne che oggi le lucide strade asfaltate ci permettono di arrivare ovunque. La gente, invece, è rimasta la stessa: semplice, cordiale, che fa dell’ospitalità una sua abitudine quotidiana. E infatti, arriviamo a Sant’Eufemia d’Aspromonte per visitare il Pastificio Borrello e il titolare ci accoglie con due immensi vassoi di ghiottonerie del posto!
Il signor Borrello vent’anni fa viveva a Torino, ma sempre con la nostalgia della sua terra e l’idea di un ritorno stabile gli deve essere venuta guardando le belle vetrine della Casa dei cappelletti, il rinomato pastificio della città sabauda, che aveva un grande andirivieni di furgoncini per le consegne. Perché non provare dunque questa nuova strada in Aspromonte? Qui non esistevano pastifici che producessero i formati tipici del territorio, commercializzandoli freschi e secchi; la poca pasta fresca che si consumava era fatta nelle cucine casalinghe; il suo era dunque un lavoro da pioniere e fu un’autentica novità la consegna ai ristoranti con furgoni refrigerati. Correva l’anno 1988 […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista