La pasta a Cibus
12 Giugno 2008Una rassegna dei più interessanti prodotti presentati a Cibus 2008 dai pastai italiani
La redazione
Si è da poco conclusa la quattordiceseima edizione di Cibus, il Salone internazionale dell’alimentazione, che si è svolta a Parma, dal 5 all’8 maggio scorsi. Oltre 2400 i marchi del made in Italy presenti, oltre centocinquanta i pastai, che confermano Cibus come fiera di rifermimento per il comparto produttivo di pasta alimentare. Grande è stata l’affluenza di visitatori qualificati. Oltre 500 i buyer internazionali provenienti da 55 Paesi.
Abbiamo seguito da vicino l’importante manifestazione per darne conto ai nostri lettori.
Se dovessimo individuare le caratteristiche, i tratti, se non le tendenze, che in modo più o meno evidente ci pare emergano da una analisi della produzione dei pastai presenti alla manifestazione, potremmo forse sinteticamente elencare:
• tipicità e tradizione, che sembrano guidare ancora e sempre più le scelte di produzione dei pastai italiani e portano al recupero di formati regionali di antiche origini (giusto per citarne uno, si pensi al miskiglio del pastificio Lucanella, di cui si parlerà più avanti);
• orientamento verso prodotti ad elevato contenuto di servizio, esemplificabile nella scelta del pastificio Rana di entrare nel mercato dei piatti pronti;
• impiego di ingredienti di pregio o con particolari proprietà nutrizionali o funzionali (il prosciutto e pecorino toscani DOP che farciscono le mezze lune di Copaim, ad esempio, o la pasta di farro e fave dell’Azienda agraria Luzi);
• richiamo insistito, allorquando possibile, all’artigianalità della produzione (ravvisabile, ad esempio, nell’indicazione di tempi lunghi e basse temperature di essiccazione o alla lavorazione manuale, riportata sulle confezioni dei prodotti o sui depliant illustrativi).
Senza alcuna pretesa di esaustività e dati i limiti di spazio a disposizione, riportiamo di seguito brevi descrizioni di solo alcuni dei prodotti, tra i tanti meritevoli di segnalazione, proposti a Cibus 2008 dai pastai espositori […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista