Conoscere il mercato della pasta
25 Giugno 2010Concorrenza, canali distributivi e consumatori: l’importanza di conoscerli a fondo per una corretta ed efficace azione di marketing.
di Marino Rossi
Nell’articolo pubblicato su Pastaria 21 (Conoscere il mercato della pasta) si è sottolineata l’importanza delle ricerche di marketing per conoscere al meglio il mercato della pasta, iniziando poi a esaminare che tipo di studi sia opportuno e spesso necessario condurre, a partire dall’analisi del prodotto.
Procederemo ora con l’esame degli altri ambiti di ricerca utili a chi operi nel settore pastario.
Se lo studio del prodotto è fondamentale, non è da meno quello dei competitori: occorre conoscere tutti i concorrenti, soprattutto quelli che si mettono più in evidenza sul mercato.
Uno dei modi migliori consiste nel collocare i prodotti concorrenti in una apposita mappa che li posizioni a seconda di caratteristiche ritenute essenziali.
In una ricerca sulla concorrenza si dovranno raccogliere informazioni come le seguenti:
• aziende produttrici e distributrici presenti nel segmento di mercato della pasta in esame;
• relative strategie di marketing;
• loro struttura commerciale, produttiva e finanziaria;
• politiche concrete di prodotto, prezzo, distribuzione, vendita, promozione e comunicazione;
• organizzazione e sistemi di vendita;
• tipo di presenza sul mercato;
• canali distributivi e relativa efficienza commerciale;
• quote di mercato nel tempo;
• gradimento dei consumatori;
• punti di forza e di debolezza.
La ricerca sulla concorrenza permette all’azienda di individuare in primis i punti deboli dei competitors, in modo da trovare il proprio spazio di mercato e di manovra, i mezzi atti ad attaccare e a difendersi.
Naturalmente quanto più le informazioni saranno puntuali ed aggiornate, tanto più la nostra azienda potrà formulare interventi appropriati, efficaci e tempestivi.
Un altro aspetto importante è il canale distributivo: la ricerca deve identificare quali sono le strade migliori da seguire per distribuire e diffondere adeguatamente il prodotto sul mercato. [hidepost]
Ogni tipo di prodotto implica infatti, di norma, uno o più mezzi appropriati; la scelta del canale distributivo deriva da vari fattori come la numerosità e tipologia dei consumatori, la distribuzione territoriale e la frequenza e motivazione all’acquisto, i canali già in essere, le risorse di supporto al canale che l’azienda prevede.
Sarà bene conoscere anche i margini di profitto corrispondenti a ogni livello distributivo (ingrosso, Gdo, dettaglio, ecc.), le condizioni di pagamento e le capacità commerciali degli intermediari.
Si dovranno altresì esaminare attentamente pro e contro della distribuzione diretta […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista. Abbonati subito per non perdere i prossimi numeri [/hidepost]