Grand Pasta
3 Luglio 2014In Svezia, vicino a Stoccolma, da alcuni anni, è attivo e sta rapidamente affermandosi sul mercato un laboratorio di pasta fresca creato dall’intraprendenza di un imprenditore di origini italiane
la Redazione
La storia che stiamo per raccontare non è quella di un pastificio o di un’impresa qualunque. Quella di oggi è la narrazione dello straordinario percorso di vita di un uomo che è riuscito a trasformare ogni problema in un’opportunità e che ha dimostrato che pur in gravi difficoltà non bisogna arrendersi, né abbandonare mai i propri obiettivi.
Tiberio Romano – questo il suo nome – nasce a Stoccolma da genitori bresciani e vive la sua infanzia tra California, Venezuela, Italia e Svezia. Inizia la sua vita professionale dopo una laurea in ingegneria, “lanciando” ristoranti italiani. Il suo lavoro era sostanzialmente quello di avviare i locali, farli diventare di successo e poi togliere il disturbo per riiniziare una nuova sfida uguale o più impegnativa della precedente.
Ventisette anni fa, diventato papà, si rende conto che i tempi di lavoro in quel campo molto difficilmente si possono conciliare con la famiglia e allora decide di abbandonare la ristorazione per dedicarsi ad un ambito professionale completamente diverso, quello dei prodotti per l’infanzia. Mentre prende questa decisione accade però un fatto che cambierà in maniera fondamentale il suo percorso di uomo e di imprenditore. Un incidente automobilistico gravissimo lo costringe a letto per dei mesi, ma soprattutto gli toglie definitivamente l’uso delle gambe. Oggi infatti Tiberio è costretto in sedia a rotelle. “Non l’ho vissuta come una tragedia, sono entrato subito nell’ordine di idee che semplicemente sarebbe cambiato il mio modo di muovermi, ma mai mi sono arreso” ci confida Romano, senza tradire alcuna emozione. Incredibilmente, già dall’ospedale e con l’aiuto di sua moglie, Tiberio Romano ha trasformato la stanza in cui era ricoverato, in un ufficio. è stato da quella sua insolita postazione di lavoro che ha avviato un negozio di passeggini e carrozzine di una nota azienda italiana leader a livello internazionale di cui era diventato esclusivista qualche settimana prima, per tutta la Svezia. Che Romano non si fosse fatto abbattere dal ciclone che gli era passato addosso si era capito da diverse cose e nessuno si è infatti stupito quando, poco tempo dopo, ha aperto anche il secondo negozio a Stoccolma. [hidepost]
La staticità delle cose non è però certamente nelle sue corde, per questo dopo otto anni ha ceduto nuovamente al richiamo di una nuova sfida e ha deciso, nonostante il problema alle gambe, di tornare al suo vecchio amore, quello della ristorazione, avviando, con suo cugino Valerio Amico, la prima pizzeria con forno a legna in Svezia.
Che non potesse resistere al fascino delle sue radici italiane si era compreso quando ha deciso che la pizzeria, decisamente troppo impegnativa per i suoi inconsueti tempi di lavoro, si potesse sostituire con un’impresa di importazione di prodotti alimentari del Bel Paese. Inutile dire che sia stato un successo anche questo, ma dopo otto anni, visti i malumori tra i soci, ha pensato di lasciare per rimettersi nuovamente in discussione. Ed è stato poco meno di sette anni fa che, a seguito della visita ad una fiera specializzata a Milano, ha deciso di cimentarsi in un contesto per lui completamente nuovo: quello della pasta fresca.
Ma come un pastificio in Svezia? Certo, niente di più azzeccato. Pur non conoscendo granché del settore, Tiberio Romano ha avviato un laboratorio di produzione che oggi conta una decina di dipendenti e registra un successo dopo l’altro. Sebbene il momento dell’ingresso nel mercato da parte della sua azienda non fosse dei migliori dal punto di vista dell’andamento dell’economia, dopo un periodo iniziale di penitenza, Romano ha imboccato la strada giusta e prosegue con un trend positivo che lascia ben sperare per il futuro. La concorrenza non è tantissima, ma esiste, perché Grand Pasta, al contrario di quanto si possa pensare, non è l’unico pastificio a Stoccolma.
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