Grano duro, avanti tutta le semine 2012
18 Giugno 2012Crescono le superfici investite in Canada, Usa e Unione europea (+13% in Italia). Dai mercati primi segnali di raffreddamento dei prezzi.
di Carlo Pisani
I venti potrebbero cambiare sui mercati cerealicoli internazionali. Guardando le lancette dei prezzi sembra anzi che abbiano già subito un’inversione di rotta di 180 gradi, puntando ora al ribasso. Ma non è chiaro, in effetti, se la tendenza proseguirà nei prossimi mesi e soprattutto se sarà la direzione negativa a timonare la prossima campagna di commercializzazione.
Certo, almeno per i frumenti, gli elementi fondamentali sembrano, allo stato attuale, orientare gli analisti verso una probabile correzione al ribasso dei valori. Non fosse altro per le previsioni di un raccolto mondiale ancora di una certa consistenza, anche se lievemente inferiore al record del 2011-12. E soprattutto in considerazione dell’alto livello delle scorte che in base all’ultimo rapporto dell’Usda, il dipartimento dell’Agricoltura statunitense, sono balzate ai massi da 11 anni.
Tutti elementi che suggeriscono una probabile correzione al ribasso dei listini internazionali. Tenuto conto delle previsioni sui raccolti e delle condizioni del mercato, infatti, non dovrebbero verificarsi situazioni di carenza di offerta sui circuiti mondiali, salvo soprese dell’ultim’ora sul fronte meteo. E questo anche in previsione di una consistente disponibilità per l’export di grani del Mar Nero, dopo l’annuncio di una robusta campagna di vendite da parte di Mosca.
Un insieme di fattori, dunque, con effetti calmieratori sui mercati, che lasciano prevedere migliori condizioni nell’approvvigionamento dei grani da parte degli utilizzatori (molini e industrie di seconda trasformazione, incluse quelle pastarie).
Anche se i consumi torneranno a superare, seppure marginalmente (di 2 milioni di tonnellate secondo gli analisti britannici dell’Igc, l’International grains council), il dato di produzione atteso per la prossima campagna.
Vediamo adesso qualche cifra (le più aggiornate) per una migliore lettura dei tasselli che compongono il mosaico previsionale. [hidepost]
Partiamo dall’annata 2011-12 che su scala globale, dice l’Usda nel suo bollettino di aprile, ha trasferito nei silos un quantitativo record di frumenti. L’ultima stima attesta il dato dei raccolti mondiali a quota 694,3 milioni di tonnellate, tra tenero e duro. Con un livello delle scorte che a fine campagna è proiettato a 206,3 milioni di tonnellate, corrispondenti a quasi 4 mesi di consumi, il dato in assoluto più elevato dal 2001.
Sulla nuova campagna (2012-13), che aprirà ufficialmente i battenti a luglio prossimo, l’Igc stima un raccolto di frumento nell’intorno dei 681 milioni di tonnellate, […] La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista. Abbonati subito per non perdere i prossimi numeri [/hidepost]