Pastificio Felicetti
13 Novembre 2009La redazione
Incontro Riccardo Felicetti al Salone del Gusto di Torino, poco meno di un anno fa. è direttore commerciale e socio dello storico Pastificio Felicetti di Predazzo, ma tiene a presenziare personalmente ad alcune manifestazioni fieristiche, non ultime quelle rivolte al consumatore, per colloquiare con chiunque si avvicini al suo stand, anche solo per chiedere dettagli su azienda o prodotto. Capisco subito perché. Pochi sono in grado di trasmettere al cliente l’attenzione, l’amore e la passione per la pasta come chi la produce da oltre un secolo. E lui precisa: «non mi faccio sfuggire un’occasione come questa. È uno dei pochi momenti in cui posso parlare direttamente con il cliente finale senza alcun tipo di intermediazione o filtri. E questo per me è estremamente importante, quindi preferisco non delegare a nessuno». Anche per questo mi colpisce molto questo giovane imprenditore. Rimango impressionata dalla sua competenza nel parlare del prodotto, di quello di qualità, ma soprattutto dalla sua disponibilità e dalla capacità di entrare in sintonia con l’interlocutore. Col tempo capisco che questa sua empatia non è solo carattere, ma anche il fatto di essere cresciuto in una famiglia dove l’impresa è stata e tuttora è al centro della vita. E dove i valori della famiglia vengono trasposti all’azienda così come vissuti dentro casa. Questo approccio è immutato nel tempo nonostante i numeri del Pastificio: una cinquantina di dipendenti, la presenza nei mercati mondiali, importanti progetti di espansione, una ricerca continua per il miglioramento del prodotto e dell’immagine e una storia che in pochi possono vantare.
Il Pastificio Felicetti ha infatti compiuto cento anni nel 2008. Una passione di famiglia giunta alla quarta generazione da quando, il fondatore, Valentino Felicetti, decise di produrre pasta al centro delle Dolomiti, a Predazzo, un piccolo comune arroccato sulle montagne trentine. [hidepost]
Cento anni di storia che hanno inizio quando, nel 1908, Valentino Felicetti, un uomo visionario dai saldi valori, rileva l’opificio dell’amico Luigi Giacomelli e decide “dalla sera alla mattina” di dedicarsi alla produzione di pasta. Alla fine degli anni sessanta, come molte imprese italiane, passa dalla produzione artigianale a quella industriale, salvaguardando tuttavia la qualità e la tradizione del prodotto. Anche la quarta generazione della famiglia Felicetti porta avanti infatti l’antica ricetta di Valentino, ma ora con tecnologie produttive innovative.
Cento anni di storia. Un traguardo importante, ma anche un punto di partenza, perché il mercato richiede una corsa e un rinnovamento continui, un impegno costante, nuove sfide e ulteriori traguardi da raggiungere.
Eppure i titolari di questa società a responsabilità limitata, pur avendo bene a mente l’obiettivo prettamente commerciale dell’azienda, definiscono ogni mossa e ogni scelta imprenditoriale partendo da quei principi che da sempre animano la famiglia. Nella piena consapevolezza che quei valori che la tengono unita, sono gli stessi che hanno fatto grande l’impresa, per oltre un secolo. E che con quello spirito sia giusto proseguire il percorso, anche verso i mercati internazionali […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista [/hidepost]