Pastificio Verrigni
19 Dicembre 2008La redazione
La moderna autostrada che scende dal Gran Sasso verso il mare, sfocia direttamente nella ridente cittadina di Roseto degli Abruzzi, oggi felice e famoso luogo di villeggiatura. Un tempo si chiamava Rosburgo e doveva il suo nome alla grande varietà di rose e oleandri che adornavano le case e i vicoli del paese. Il nome, che aveva un che di austriaco, non dovette piacere ai soldati, i pochi, che ritornarono dalla guerra del ’18 e così, nel 1927, la comunità decise di cambiare il nome in quello di Roseto. Il mare, uno dei più puliti d’Italia, lo si vede anche dalle colline che salgono leggere verso l’Appennino, i cui campi di grano la sapiente mano dell’uomo ha ridisegnato in solchi e filari.
Qui, sulle prime propaggini collinari, troviamo la sede dell’antico pastificio Verrigni. [hidepost] Oggi il pastificio, un tempo circondato dalla campagna, si trova in zona industriale sull’antica via Salara. Fu il bisnonno Luigi, piccolo trasportatore, che girando per lavoro dovette entrare in contatto con il mondo della pasta che, a quel tempo, a Roseto si confezionava solo in casa. Fu dunque lui ad iniziare nella cascina domestica, sul finire dell’Ottocento, una piccola attività di pastificatore, mettendo la pasta ad asciugare naturalmente sulle canne sistemate in camerini riscaldati e utilizzando una farina di grande qualità, macinata con le antiche macine a pietra e impastata con l’acqua leggera che scende dalle pendici del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Fu lui il primo a fornire alle famiglie benestanti locali la pasta preparata con i primi “ingegni” […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista [/hidepost]