Sabina pasta all’uovo

Sabina pasta all’uovo

19 Giugno 2012 Off Di Pastaria

La redazione

antica via Salaria, che per millenni  ha portato il sale nell’entroterra, partendo dalle saline di Ostia, oggi è una lucida e veloce superstrada che, lasciata la valle del Tevere, sale verso  la Sabina per raggiungere poi l’Abruzzo e  proseguire fino all’Adriatico. Usciti da Roma ci si addentra  in un paesaggio dimenticato dal tempo: piccoli borghi arroccati sulle colline, immensi boschi di antichi uliveti nei quali non è raro veder ancora pascolare  le greggi. È qui che, lungo l’antica via consolare, si apre il piccolo laboratorio di Emanuele Trozzi. Ci accoglie con un sorriso gioviale e l’aria indaffarata: sta preparando il prezioso ripieno di ricotta e spinaci per i suoi famosi ravioli. Assolutamente tipici della zona, ci dice. E a ben riflettere non si può che dargli ragione perché la biodiversità di questa ricotta prodotta da pecore che hanno brucato le erbe profumate di questa terra, fa veramente la differenza con gli altri ravioli che si possono gustare in giro per l’Italia. E intanto che rimescola, dosa, riempie i suoi preziosi sac à poche utilizzati per la farcitura, ci racconta di quando alla dura ricerca di un lavoro, si è imbattuto nell’opportunità di aprire questo piccolo pastificio. Ci si è buttato a capofitto, scegliendo nelle modalità di lavoro la strada difficile dell’artigianalità e quella ancor più rigorosa della scelta di ingredienti di nicchia e  tipicamente locali. Il tempo gli ha poi dato ragioni da vendere perché la maggior parte dei clienti del posto è costituita da gente che usa ancora mangiare “all’antica” e che  arriccia il naso davanti a precotti o preconfezionati. [hidepost] E la pasta, qui in Sabina, è rigorosamente fresca e fatta a mano; infatti una ben consolidata tradizione che vive ancora in quasi ogni famiglia, vuole la pasta domenicale fatta in casa, proprio come quella che esce dal laboratorio di Emanuele […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista. Abbonati subito per non perdere i prossimi numeri della rivista. [/hidepost]