Tutto o quasi sul maccherone
26 Aprile 2010Un articolo dedicato al maccherone, una pasta dai diversi formati e di antiche origini.
di Oretta Zanini De Vita
C’è stato un tempo, e nemmeno troppo lontano, in cui questa parola, invece di farci venire l’acquolina in bocca, era un epiteto che voleva essere offensivo, indirizzato ai nostri emigranti, che con coraggio e dolore avevano lasciato la loro terra dove non c’era più lavoro e dove il grano non potevano più coltivarlo, per andare a trovare fortuna in paesi lontani. Tuttavia esistono documenti che ci dicono che già nel Cinquecento l’appellativo di “mangiamaccheroni” fosse rivolto da un napoletano ad un siciliano, il quale, rispondendogli per le rime, lo avrebbe tacciato di “mangiafoglie”.Oggi, il termine indica una pasta secca, di diversi formati a seconda della zona dove vengono utilizzati; ecco che il maccherone, nelle aree del Sud e già nell’Ottocento, indicava una pasta lunga e piatta come le bavette e le pappardelle, ed era questo termine commerciale che troviamo nei documenti archivistici che riferivano della esportazione di questo tipo di pasta in partenza dal porto di Napoli. Ma anche oggi, se consultiamo il moderno Dizionario della lingua italiana Garzanti, vi troveremo privilegiato il significato di pasta lunga e stretta.
Da dove viene questa parola? L’etimo è incerto: l’origine proposta da certi grecisti viene fatta risalire al termine greco “macàrios” che nella lingua di Omero sta per beato e doveva essere considerata una beatitudine quella minestra brodosa chiamata “macaria” che anche i diseredati consumavano in occasione dei riti funebri. [hidepost] Ma Macco era anche il nome di una maschera stupida nelle commedie atellane per cui in molti dizionari antichi troviamo alla parola maccherone sia il significato di “uomo sciocco” che quello di “tipo di pasta”. A ben riflettere, spesso, quando ci si riferisce al cibo popolare, la terminologia scivola in significati negativi, ad indicare cose di poco conto, cose povere […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista. Abbonati subito per non perdere il prossimo numero [/hidepost]