La pasta e i claims nutrizionali e salutistici secondo la legislazione comunitaria
25 Giugno 2010Alla luce delle disposizioni del regolamento CEE/UE n. 1924 del 20/12/2006, il ricorso ad indicazioni nutrizionali per le paste alimentari italiane destinate ai mercati Ue rappresenta un’interessante opportunità da valutare con attenzione.
di Massimo Buonavita
Con la pubblicazione del regolamento CEE/UE n. 1924 del 20/12/2006, l’intera Unione europea si è finalmente data una normativa uniforme in materia di claims nutrizionali e salutistici.
I primi, cioè i claims nutrizionali, si definiscono come «qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari proprietà nutrizionali benefiche», mentre i claims salutistici sono rappresentati da «qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda l’esistenza di un rapporto tra un categoria di alimenti, un alimento o uno dei suoi componenti e la salute». Va puntualizzato che il termine “salute” non deve necessariamente correlarsi alla prevenzione dell’insorgenza di una malattia, ma anche più in generale a qualsiasi effetto benefico nei confronti del fisiologico funzionamento dell’organismo. [hidepost]
Lo stesso regolamento riporta già in allegato l’elenco dei claims nutrizionali legalmente ammissibili e le condizioni necessarie al loro utilizzo sull’etichettatura dei prodotti; mentre la definizione dell’elenco delle indicazioni salutistiche è ancora in fase di completamento, dato che la Commissione europea ha appena iniziato ad emanare propri regolamenti specifici per ciascuna delle affermazioni che le sono sono state sottoposte […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista. Abbonati subito per non perdere i prossimi numeri della rivista [/hidepost]