Sapori di pasta
26 Giugno 2010La redazione
Avvolta in una leggera nebbia invernale che ricopre intorno i campi ordinatamente arati, la strada corre nella campagna bolognese dove il colore grigio dell’asfalto contrasta con la terra seminata che si stende a perdita d’occhio.
Arrivando all’antica Crevalcore si ha come l’impressione di un tuffo indietro nel tempo: è quasi palpabile che nella cittadina, con le sue strade strutturate a reticolo secondo le regole degli antichi agrimensori medioevali, la vita scorra nella tranquillità del quotidiano. Ma non bisogna dimenticare che siamo in una terra, ad un tiro di schioppo dalla più celebre Bologna, in cui la cucina e soprattutto la sua pasta svolgono nella vita quotidiana un ruolo non secondario.
è qui che incontriamo il piccolo laboratorio di Donatella Alpi e Mariarosa Cristofori, le due titolari che ci parlano del loro lavoro quotidiano, con un entusiasmo che trapela dagli occhi ridenti. Hanno aperto la loro attività solo da pochi anni: nel 2002 Mariarosa lascia un lavoro nel settore degli alimentari e Donatella, i cui figli sono oggi autonomi, vuole crearsi un lavoro che sfrutti la sua passione per la cucina. Ogni giorno, ci dice, quando entra nel suo laboratorio si sente felice e realizzata, nonostante le difficoltà dei tempi, delle crisi e delle beghe burocratiche da assolvere.[hidepost]
Il piccolo laboratorio che non supera i 40 metri quadrati, mostra in un angolo le macchine con le quali impastano e tirano la sfoglia; ma poi, come sempre accade, la macchina più importante gliel’ha messa nelle mani il buon Dio: la sfoglia si assottiglia con il mattarello e quei tortellini che vediamo sul banco, dal formato veramente raro, minuscoli come una nocciola, così come le farfalline, che qui si chiamano stricchetti e i maltagliati altrettanto piccoli come vuole una tradizione antica in questa terra, non possono che uscire da due mani molto esperte. Quasi mani d’artista, direi, nel taglio di quei maltagliati che trasudano fantasia e amore, oltre che a perizia […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista [/hidepost]