Martelli, famiglia di pastai dal 1926
27 Aprile 2010La redazione
Tutti parlano di loro. Dai quotidiani, alle reti nazionali. Dai grandi nomi del giornalismo internazionale, alle riviste specializzate per chi di alimentare “ne mastica davvero”. Insomma, non si può pensare che i Martelli non portino a casa delle belle soddisfazioni, quando leggono sulla stampa estera o nazionale che la loro pasta emoziona, incanta, fa cultura, è eccellenza sia in termini di tradizione che di sapore.
«Ad acquistare la pagina di un giornale per farsi pubblicità si fa presto. Soldi ben spesi, anche quando sono tanti. Vantare il proprio prodotto è cosa facile da fare. Che ne parlino fonti fuori da ogni sospetto in maniera lodevole, è tutt’altro. Per questo lasciamo che siano gli altri a valutare la nostra pasta». Questo è quello che ci viene puntualizzato in uno dei più antichi pastifici d’Italia.
I Martelli infatti, famiglia di pastai, lavorano in questa sede e producono pasta secca dal lontano 1926, quando il padre e lo zio degli attuali fratelli titolari dell’impresa subentrarono al proprietario, mastro pastaio. L’azione pareva ardua, visto che i due non disponevano di alcun capitale. Ma il precedente proprietario volle insistere, vedendo nei suoi dipendenti quella capacità e quella passione in assenza della quale nessun artigiano potrebbe mai operare. Non era infatti una questione di soldi ma piuttosto di amore per il lavoro e per la pasta. Da quel momento il pastificio è stato sempre e solo della famiglia Martelli. E con questo si intende che dentro il laboratorio tutti coloro che lavorano sono della famiglia. Oggi si possono incontrare Mario e Dino, i due titolari della società in nome collettivo che fa capo all’azienda, oppure Laura, Luca, Lucia, Chiara o Lorenzo. Tutti impegnati in ruoli diversi nell’impresa. [hidepost]
In Italia spesso capita che l’azienda si identifichi con una famiglia. E questa è certamente una caratteristica molto più comune nel Bel Paese che nel resto d’Europa. Una peculiarità che porta un alto valore aggiunto sia al prodotto che all’impresa e alla società nella quale opera. Ma ci pare che qui il legame sia ancora più stretto. «Famiglia di pastai» è infatti un marchio registrato, perché qui la famiglia, la tradizione e la pasta sono elementi di fondamentale importanza dai quali l’azienda non più prescindere.
I Martelli spendono la loro vita per il prodotto, per il pastificio e per la famiglia. Chi entra a visitare il laboratorio prima di pranzo è automaticamente invitato a sedersi a tavola nella casa dove i Martelli abitano, sopra il laboratorio nel centro di Lari. Si mangia quello che c’è senza particolari preparativi. Chiunque sia l’ospite. Si potrebbe quindi pensare che i visitatori siano pochi e sporadici. Tutt’altro. Pur non essendo prevista la vendita della pasta in loco, il pastificio ospita continuamente giornalisti, turisti, curiosi, concorrenti e chiunque ne faccia richiesta […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista. Abbonati subito per non perdere i prossimi numeri [/hidepost]