Pasta fresca Dini
10 Giugno 2008La redazione
Sulle estreme propaggini della maremma grossetana, Pitigliano ti viene incontro da una roccia di tufo, grigia compatta, sembra quasi una moderna scultura. Qui ogni civiltà che si è susseguita, dagli etruschi, ai romani, al medioevo, ciascuna ha scavato nel tufo creando una città sotto la città: stretti cunicoli, pozzi, tombe, cantine, colombari. E nella Pitigliano sovrastante, nei vicoli che si rincorrono stretti e tortuosi, la luce fa quasi fatica a infiltrarsi, fino a quando non si raggiunge la piazza con la imponente fortezza degli Orsini, che furono un tempo signori della città. La storia con la “s” maiuscola ha lasciato qui le sue tracce, nei bei palazzi rinascimentali, nel grande acquedotto che l’oculata amministrazione dei Medici fece costruire nel secolo XVII. La bella cittadina mostra al visitatore bei negozi, strade pulite, un’aria di vita operosa e serena.
Oggi questo gioiello di architettura tufacea meriterebbe una visita non fosse altro che per entrare nel minuscolo pastificio di Milva Dini; minuscolo è ancora dir poco, ed è per questo che la ditta sta approntando i locali più spaziosi per un prossimo trasferimento. Ma qui Milva Dini […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista