Pasta fresca Greci
10 Settembre 2008la Redazione
Il sapore di parmigianità lo avverti fin dall’inizio, varcando la porta degli uffici. Non c’è cibo, non ci sono macchinari. Eppure lei, Parma, la senti tutta: nascosta fra carte un po’ in disordine, accatastate le une sopra le altre come a dire che prima viene la qualità, poi la burocrazia, mimetizzata nell’abbigliamento semplice dei proprietari, viva nella gentilezza dei rapporti che sfiora la confidenza ma non la è. Benvenuti nella Gastronomia Greci, a dieci minuti dal centro della pétite capitale e a uno sguardo dalla via Emilia est in direzione Reggio Emilia, quella storica arteria degli affari degli antichi romani ma soprattutto quella strada che ancora oggi racconta la storia e le storie di tutta una terra.
L’insegna gialla si affaccia timida sulla statale. Non è di quelle che urlano: non ne ha bisogno. Se anche non ci fosse, i clienti si fermerebbero comunque in tanti. Greci è più di una gastronomia: è un pezzo di Parma, un’istituzione inossidabile, un benvenuto alla città per chi viene da Reggio Emilia e un arrivederci a chi viaggia in direzione opposta, a ricordare che il cibo genuino, quando tornerai, ti accoglierà sempre a braccia aperte. [hidepost]
Greci saluta e accoglie da 35 anni. Da quando due signori, che di cognome facevano appunto Greci, decisero di aprire uno dei primi supermercati, precorrendo i tempi. «Si vendeva un po’ di tutto», racconta Giancarlo, nipote di chi aveva iniziato tanti anni fa a produrre salse e a vendere Parmigiano Reggiano. Un supermercato, nel piazzale della gastronomia, c’è ancora. Ma oggi è targato Paladini. La decisione di cedere il ramo d’azienda, racconta Giancarlo, fu presa undici anni fa: i supermercati erano diventati tanti, si avvertiva la necessità di distinguersi da tutti gli altri, di dare risalto all’identità più vera dell’attività. Ed eccellenza, per la famiglia Greci, faceva rima con gastronomia. Da qui la decisione di vendere il supermercato e di concentrarsi solo sulla cucina: macelleria, panetteria, dolci e pasta.
La pasta di Greci ha 25 anni, ed ha ancora il sapore della tradizione. I macchinari sono pochi, pochissimi: tutto quello che si può fare a mano, lo si fa. E sotto gli occhi del cliente, che dal negozio può osservare sorridenti signore all’opera mentre lavorano la pasta o preparano ripieni. Non esistono artifici, trucchi, ingredienti strani. La parola d’ordine è semplicità, gusto, genuinità. Non è solo un modo di dire, uno di quei finti slogan che molte aziende utilizzano per lanciarsi sul mercato sfruttando al meglio le potenzialità di marketing legate alla tradizione e alla qualità. Qui non siamo di fronte a multinazionali che non guardano in faccia a nessuno e nemmeno ad aziende neofite e spudorate: qui parlano le mani delle sfogline, il profumo di Parmigiano Reggiano, i muri vecchi che sprigionano storia e saggezze di un tempo […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista [/hidepost]