Ancora sul sito internet: ovvero, come vendere la pasta via web
23 Ottobre 2013Pubblichiamo la seconda parte dell’articolo dedicato al ruolo del sito internet come efficace strumento di marketing aziendale.
di Marino Rossi
L’esperienza derivante dallo studio di molti siti web consiglia di orientare e “incanalare” già dall’home page i diversi visitatori-tipo, tramite varie modalità: menu a tendina con domande (ad esempio, “Sei un ristoratore?” “Sei un rivenditore?”), finestre di testo diversificate, foto, disegni o immagini intuitive dalle quali cliccando si giunge a pagine dedicate ai visitatori-tipo.
Tutto ciò che riguarda la struttura logica della navigazione deve preventivamente essere suddiviso in argomenti che producono blocchi omogenei, da inserire poi in una classica struttura ramificata ad albero, che a partire dalla home page definirà i vari percorsi di navigazione.
Andranno quindi preparati i testi e poi si farà realizzare dal partner tecnico un “ramo” per valutarne il risultato, prima di procedere oltre.
Sarà bene ricordare di inserire in ogni pagina i pulsanti coi “contatti” e per tornare all’home page; in questa si dovrà inoltre predisporre la possibilità di scaricare la cartella stampa.
Si consiglia di non avere, per ciascun argomento, più di tre livelli di ramificazione oltre alla home page, avendo cura di inserire il riferimento della pagina in cui ci si trova.
Ogni categoria di visitatore-tipo deve avere lo stesso stile e grafica.
Ma se il nostro produttore di pasta ha già un sito internet?
Per controllare se questo è uno strumento efficace di marketing, può provare a rispondere alle domande seguenti.
• Indirizzo: è facile e intuitivo? Inserendolo in un motore di ricerca, crea ambiguità? Rispetta l’immagine aziendale?
• Navigazione e tecnologia: il sito è ottimizzato per tutti i principali browser e sistemi operativi? La navigazione è rapida, semplice e intuitiva? Funziona sugli smartphone?
• Facilità d’uso: l’home page è chiara e ben organizzata? Ci sono sempre i “contatti”, la ragione sociale, ecc.? Non si sono troppi sottolivelli?
• Grafica: l’immagine è coerente con l’azienda? Il sito è originale, ma non bizzarro? Dà l’idea di professionalità? Consente in poco tempo di decidere se proseguire e dove? Si distingue dalla concorrenza? I concetti sono chiari? Leggibilità, caratteri e colori sono validi? Le pagine sono poco affollate? La grafica di ogni sezione è coerente?
• Statistiche di uso: quale percentuale di visitatori va oltre l’home page? Quanti contattano l’azienda dopo aver visitato il sito? Quanti si iscrivono alla newsletter (se esiste)? Come si dividono i contatti a seconda delle zone geografiche, giorni e fasce orarie?
• Efficacia: si faccia testare da persone diverse (meglio se visitatori-tipo che si prestano) il funzionamento del sito di fronte a situazioni reali, come trovare un’informazione, contattare l’azienda, iscriversi alla newsletter, consultare il listino prezzi, compilare un ordine di acquisto, eccetera. In quanto tempo si porta a termine ogni “compito”? Le operazioni sono facili? Mancano delle informazioni importanti? Che impressione generale si ricava? Il visitatore è invogliato a comprare? Le informazioni commerciali sono esaurienti? Tutti i contatti sono chiaramente identificabili?
Dopo un’attenta analisi (abbiamo elencato solo alcuni esempi) sarà chiaro se occorre prendere qualche iniziativa per migliorare la redditività del sito internet aziendale.
In definitiva il sito deve essere al servizio di ciò che si chiama web marketing, ovvero l’insieme di iniziative per attirare clienti verso il sito stesso, consentire all’azienda di comunicare verso l’esterno, agevolare l’interazione e i contatti tra impresa e visitatori.
L’obiettivo è migliorare la propria conoscenza e reputazione per incrementare quindi i risultati commerciali.
Il web marketing ha parecchi vantaggi, tra cui il fatto di poter essere realizzato in buona parte senza ricorrere a consulenti esterni: quindi a costo zero o molto ridotto.
Esso permette di comunicare direttamente con i clienti (sia intermedi che finali, ovvero i consumatori della nostra pasta) velocemente e a costi bassissimi; consente di raggiungere nicchie di mercato altrimenti difficilmente contattabili, anche in tutto il mondo.
In effetti il contatto avviene per iniziativa di chi visita il sito, senza dispendio iniziale di risorse aziendali: queste serviranno solo per rispondere tempestivamente ed efficacemente alle richieste.
La comunicazione aziendale raggiunge inoltre chiunque, non solo la stampa, come nel caso di iniziative tradizionali…
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