La pasta italiana in Germania e Gran Bretagna

13 Luglio 2008 Off Di Pastaria

Pubblichiamo un’analisi tecnico-giuridica delle norme in materia di conformità di prodotto e di etichetta in vigore in Germania e Gran Bretagna. L’articolo vuole fornire informazioni utili ai fini dell’esportazione della pasta italiana nei due paesi europei

di Massimo Buonavita

Dopo il mercato francese (si veda l’articolo La pasta italiana in Francia, pubblicato sul numero 3 di Pastaria) e quello spagnolo (si veda l’articolo La pasta italiana in Spagna, pubblicato sul numero 5), la nostra rassegna tecnico-legale sull’esportazione della pasta alimentare nei principali paesi europei e del mondo prenderà ora in esame altri due mercati di sicuro interesse per l’esportatore italiano, cioè quello tedesco e quello britannico.
Le diversità che caratterizzano il quadro giuridico di riferimento per le paste alimentari in questi due paesi, risiedono soprattutto nel fatto che in Germania esiste una legge di settore strutturata e complessa, mentre in Gran Bretagna non si riscontra una simile normativa particolare. Ciò nonostante, come vedremo, anche il mercato britannico presenta delle peculiarità che devono essere prese in attenta considerazione in vista dell’esportazione di pasta.

La normativa tedesca: un quadro strutturato e complesso
Il diritto alimentare tedesco, pur avendo generalmente recepito le direttive comunitarie sull’etichettatura dei prodotti alimentari e sulla loro pubblicità, si caratterizza ancora oggi per la presenza di numerose ordinanze e linee guida che disciplinano quasi tutti i comparti merceologici.
Anche le paste alimentari trovano la loro regolamentazione in un’ordinanza del 1934 (denominata «Verordnung über Teigwaren»), più volte modificata nel corso degli anni.
L’ordinanza divide le paste alimentari (Teigwaren) a seconda del tipo di ingredienti utilizzati per la preparazione dell’impasto. Lo sfarinato utilizzato può essere di varie specie, purché venga dichiarato esattamente nella denominazione legale di vendita […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista