Pastificio di Amante

27 Febbraio 2015 Off Di Pastaria

Punta ai mercati esteri Manuel Magni, rappresentante della seconda generazione di un pastificio italiano a conduzione famigliare, caratterizzato da una piccola produzione artigianale di pasta lunga a nidi e pasta corta di qualità.

Di Amante o diamante? in entrambi i casi questo nome rievoca cose positive ed importanti. Lette separatamente, le due parole fanno pensare al fuoco della passione e non solo di quella amorosa. In fondo è la passione che muove il mondo, che sia nei confronti di una persona, di un’arte o – come in questo caso – di una professione. Nulla potrebbe esistere se non ci fosse.

Il termine “diamante” invece, fa pensare ad un gioiello, ad una cosa preziosa, unica e destinata a rimanere nel tempo. Questo deve essere il ragionamento fatto dai coniugi Magni quando, una quindicina di anni fa, hanno deciso di rimettersi in gioco ed avviare un laboratorio di pasta secca a Cura Carpignano, un piccolo comune in provincia di Pavia. Alla nuova attività hanno voluto attribuire un nome fortemente significativo, che fosse reale espressione di ciò che intendevano fare: gioielli culinari realizzati con amore. La passione usata per fare questa meravigliosa pasta è infatti evidente anche ad un occhio – o meglio – ad una bocca distratta. La si assapora volentieri, ma è anche un piacere guardarla. Come un diamante, la pasta al nido, si mostra pregiata, elegante, bellissima da vedere,  ma anche capace di grandi soddisfazioni in cucina e in tavola.

Roberto ed Isabella Magni, insieme da una vita, prima solo nel privato e poi anche nel lavoro, con pazienza e tenacia si sono messi in gioco in un ambito che pur non essendo per loro del tutto nuovo, aveva ancora molti lati oscuri. Il tempo gli ha dato ragione e oggi il pastificio di Amante è un’impresa affermata, se non nota per i numeri, di certo per la qualità.

Come molte storie che si ripetono, qualche tempo fa è stato anche il figlio dei coniugi Magni, Manuel, a trovarsi ad un bivio. Continuare a lavorare nel ramo editoriale per un gigante dell’intrattenimento come la Disney o proseguire sulle orme dei genitori e dare un futuro ad un’azienda avviata con sacrificio? Il dilemma non ha avuto lunga vita. Ha prevalso il cuore che gli ha impedito che tutti gli sforzi professionali dei suoi genitori svanissero per mancanza di ricambio generazionale. Non è stato però solo per una questione affettiva che Manuel ha fatto questa scelta. Anche la ragione ha avuto un suo ruolo. Il mercato alimentare sta soffrendo come gli altri a causa della crisi, ma gli spazi per le produzioni di alto profilo, legate al territorio, stanno reggendo il colpo. Impossibile dunque pensare che per il Pastificio di Amante non ci fosse un futuro roseo almeno quanto il suo passato. Per Manuel Magni è stata una scelta di vita di cui sinora non si è pentito. La pasta non è stata una fuga ma un’opportunità. [hidepost]

Fatto ingresso nel pastificio, l’assetto organizzativo generale è stato leggermente modificato, ma la produzione continua ad essere in capo a Magni senior, divenuto ormai mastro pastaio. Mauro Iseppi, l’unico collaboratore aziendale che non fa parte della famiglia, è un prezioso supporto alla produzione. La signora Isabella segue in modo particolare il confezionamento ed altri aspetti gestionali. Mentre l’ultimo ingresso, ormai divenuto anche amministratore unico, segue il commerciale ed il marketing dove ha la possibilità di sfruttare parte delle competenze acquisite negli anni al servizio di un gigante dell’editoria. Manuel Magni è figlio d’arte ma allo stesso tempo non è un veterano del settore. Questo non gli impedisce di avere ambiziosi progetti per il futuro in un campo che è per lui piuttosto nuovo. Progetti che vanno tutti nella direzione della qualità. Il prossimo passo è la realizzazione di una linea biologica certificata che veda l’utilizzo esclusivo del grano Senatore Cappelli. A questo si sta lavorando da qualche tempo e si conta di chiudere la filiera entro i primi mesi di quest’anno.

Mai come in questo caso è meritato il detto “piccolo è bello”. La produzione infatti, pur essendo di 20/25 quintali circa alla settimana, è di altissimo pregio. Le linee sono due: la prima è di pasta corta trafilata al bronzo. La seconda è a nidi e viene realizzata con un esclusivo metodo scarsamente diffuso che rievoca il modo di fare pasta in casa, come una volta. Il processo produttivo prevede la laminazione della sfoglia, senza pressature meccaniche, che alimenterebbero stress all’impasto, in modo da rendere la stessa liscia ed elastica, ma allo stesso tempo fortemente ricettiva al sugo. Una volta cotta, infatti, questa specialità, appare più simile alla pasta fresca che a quella secca. La bassa temperatura caratterizza la lenta fase di essiccazione, mentre il packaging è disponibile solo in sacchetti trasparenti che del prodotto mettono in evidenza ogni aspetto.

Impossibile non innamorarsi dell’immagine, ma soprattutto del gusto della pasta a nidi, sia essa fatta di tagliolini, fettuccine o pappardelle. Questa e le altre specialità aziendali proposte in decine di formati, sono disponibili in confezioni da 500 grammi, da un chilo o sfusa per la ristorazione e i negozi che vendono a peso. Il canale HoReCa rappresenta il principale mercato di riferimento del pastificio di Amante, ma è possibile trovare questa pregiata pasta anche nei Gruppi di Acquisto Solidale e nei negozi da gourmet.

L’export rappresenta per ora solo il 10% circa del fatturato, ma è agli stati esteri che i Magni stanno pensando per il futuro. Lo sguardo è sul panorama internazionale e forse anche questo ha incoraggiato lo staff del pastificio a partecipare al Superior Taste Award iTQi dove alle tagliatelle all’uovo del pastificio pavese sono state attribuite 2 stelle d’oro (vedi https://pastaria.it/le-tagliatelle-alluovo-di-amante-si-aggiudicano-2-stelle-doro-al-superior-taste-award-itqi/). E noi siamo pronti a scommettere che questa sia solo la prima di una lunga lista di riconoscimenti internazionali che la pasta di Amante è destinata ad acquisire nel tempo.

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